«Se l’Apt Val di Non sparirà la colpa non è dei sindaci» 

Il dibattito. Donato Seppi, primo cittadino di Ruffré Mendola, risponde all’albergatore  Claudio Battisti, «Tutto l’impegno profuso da me e da diversi miei colleghi non è servito a nulla»



Alta val di non. L’Apt Valle di Non rischia di essere cancellata e la valle annessa ad un’azienda vicina anche per colpa del disinteresse dei Comuni. Questa la denuncia lanciata nei giorni scorsi dall’albergatore Claudio Battisti di Ronzone con una lettera aperta ai sindaci ripresa anche dalla stampa. Ma il sindaco di Ruffré Mendola, Donato Seppi (che preannuncia la decisione di non ricandidarsi alle elezioni di maggio 2020), non ci sta ad essere chiamato in causa.

Il primo ad andarsene

Seppi, per chi non lo ricordasse, già due anni fa si era lamentato per le inefficienze vere o presunte dell’azienda per la promozione del turismo votando contro il bilancio dell’Apt (unico a farlo in quell’assemblea) e poi facendo uscire il suo Comune dal libro dei soci. «Caro Claudio - scrive Seppi in una lettera aperta-, pur comprendendo in parte e solo in parte, il tuo sfogo, ti garantisco che una grande parte dei sindaci attualmente in carica in alta valle, non meritano assolutamente i tuoi strali. Sono assolutamente convinto che se gli stessi avessero governato negli ultimi venti anni la situazione non sarebbe quella da te realisticamente descritta».

Non si spara nel mucchio

Seppi reputa poi sbagliato fare di ogni erba un fascio e quindi sparare indistintamente nel mucchio dei primi cittadini, che hanno storie diverse e hanno agito con comportamenti differenziati per quanto di loro competenza anche in tema di turismo. «Generalizzare può anche offendere l' impegno e la dedizione messa in campo in questa ultima fase politica da diversi primi cittadini» - scrive Seppi. Che aggiunge: «Non ti fornisco elenchi di positività, ti basti la piscina realizzata dal tuo sindaco a Ronzone frutto di impegno e lavoro indiscutibili».

Sindaci incolpevoli

Secondo il sindaco di Ruffré Mendola per la vicenda Apt è facile incolpare gli altri di fallimenti che da loro non dipendono. «I sindaci fanno i sindaci, gli operatori turistici facciano il loro perché se è vero, come scrive Battisti, che fra i sindaci non sempre si va tutti d' accordo, è altrettanto vero che anche la collaborazione fra albergatori non è certamente il migliore esempio di concordia, collaborazione e serenità».

Non ci siamo capiti

«Vedi, Claudio, se una persona della Tua esperienza, professionalità e capacità professionale boccia gli attuali amministratori usando la deprecabile logica del voto di gruppo, penso davvero che tutto l’impegno da me posto in questi tre anni di legislatura, assieme a diversi miei colleghi, non è servito a nulla. O meglio non è servito a fare comprendere nulla. Ecco perché ritengo consequenziale la mia non candidatura alle prossime elezioni comunali. Scusami la presunzione, forse siamo noi sindaci a non esserci spiegati bene con i fatti concreti messi in campo. Allora è meglio che perlomeno io lasci posto a qualcun altro. Un caro saluto e mi permetto di considerarti sempre e comunque una "vecchia roccia". Auguri di cuore». G.E.















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