Sabato si spalancano le porte dei castelli della val di Non 

Val di non. Da sabato prossimo la valle dei castelli riapre alle visite i castelli e palazzi storici che l’hanno resa famosa in tutto il mondo: Castel Valer e Castel Coredo con Palazzo Nero, e Castel...



Val di non. Da sabato prossimo la valle dei castelli riapre alle visite i castelli e palazzi storici che l’hanno resa famosa in tutto il mondo: Castel Valer e Castel Coredo con Palazzo Nero, e Castel Nanno, con la nuova entry di Castel Belasi a Campodenno. Il tutto nel rispetto delle norme imposta dal post epidemia. Con le sue mura (XIV e XVI secolo), la torre pentagonale, il cammino di ronda e i merli, Castel Belasi è il castello-fortezza per eccellenza. Oltre che per la particolarità delle fattezze, si distingue per la posizione panoramica in mezzo ai meleti che regala uno spettacolare colpo d’occhio sulla vallata e sugli altri manieri del territorio. Il castello sarà visitabile senza prenotazione e con orario continuato dal martedì alla domenica, fino al 6 settembre, e, successivamente, nei weekend e nei giorni festivi. Sarà attivo un servizio di audioguida.

Castel Valer, a Tassullo, in assoluto uno dei manieri più ricchi di elementi originali di tutto l’arco alpino sarà accessibile tutta la settimana, su prenotazione e per poter accedere è sufficiente contattare l’Apt della Val di Non, scegliendo, con un giorno di anticipo, la data e l’orario desiderati. Le persone che potranno prendere parte a ogni visita saranno al massimo 10, ma già con soltanto 4 iscritti si potrà varcarne la soglia e fare un viaggio nella storia locale ed europea, in compagnia di una guida, tra aree fiabesche quali il giardino, la loggia o il salone degli stemmi, ammirando, oltre a pezzi di vita del castello e dei suoi abitanti (mobilio, oggetti, documenti, quadri e memorabilia sono davvero straordinari), cicli affrescati come quelli delle “Sale Madruzziane”, realizzati nel XVI secolo da Marcello Fogolino, o della Cappella di San Valerio, dipinti nella seconda metà del ‘400 da Giovanni e Battista Baschenis. Stessa modalità di accesso anche per un altro edificio storico di grandissimo valore quale Castel Coredo, visitabile insieme a Palazzo Nero: sede della Giustizia fin al 1475, deve probabilmente il suo nome a un incendio doloso, appiccato nel 1477. È uno dei pochi esempi di edilizia pubblica del ‘400 presenti nell’intera regione, tra il 1613 e il 1614 fu sede di un processo per stregoneria che coinvolse ben 150 imputati, e al primo piano conserva un interessante ciclo di affreschi del XVI secolo collocato nella cosiddetta Sala del Giudizio. Un altro maniero che tristemente venne interessato da processi per stregoneria (tra il 1611 e il 1615) è Castel Nanno, visitabile senza prenotazione e con orario continuato ogni domenica (in agosto anche il sabato). G.E.













Scuola & Ricerca

In primo piano