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Roncola selvaggia, devastato il meleto di Luciano Clementi

CALDES. Per il suo ignobile gesto ha scelto i meleti del presidente dell’Associazione Contadini Trentini Luciano Clementi, in località Ponte Stori nel Comune di Caldes. 500 piante di mele Golden,...



CALDES. Per il suo ignobile gesto ha scelto i meleti del presidente dell’Associazione Contadini Trentini Luciano Clementi, in località Ponte Stori nel Comune di Caldes. 500 piante di mele Golden, lungo 6 filari, sono finite sotto i colpi di cesoia di un vandalo (o più?) che ha devastato il frutteto dell’azienda agricola di Luciano Clementi, agricoltore di Bordiana. I motivi che hanno portato a questo grave episodio sono sconosciuti, così come è sconosciuto il momento preciso il cui il fatto è accaduto.

“Non mi recavo nel prato da prima di Natale – racconta Clementi, comprensibilmente rammaricato – anche perché non è un periodo in cui si frequenta spesso la campagna”. Nell’ultimo mese, quindi, sarebbe potuto avvenire in qualsiasi momento. In questi giorni ci stiamo dedicando alla potatura – aggiunge – passando ho notato il cancello aperto e come ho messo piede nel campo mi sono accorto che le piante erano recise. Sono episodi che lasciano solo l’amaro in bocca”.

L’appezzamento preso di mira è composto da alberelli piantati nel 2017 e i danni stimati si aggirano sui 15 mila euro, anche se è ancora presto per stabilire a quanto ammonta la perdita. Il fatto è ora al vaglio dei carabinieri, che in seguito alla denuncia presentata da Clementi hanno subito effettuato i rilievi e avviato le indagini. Nessun sospetto per ora per quanto riguarda il colpevole. Il presidente dell’Act è una persona molto conosciuta in valle per i ruoli amministrativi che ha ricoperto. “Non so chi possa essere stato, sono in buoni rapporti con tutti e non ho mai avuto problemi con i vicini” – conclude Clementi.

Un episodio davvero spiacevole quello che ha visto protagonista, suo malgrado, Luciano Clementi. Quando si vedono vanificate le proprie fatiche e il proprio lavoro il dispiacere è enorme. (f.b.)













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