Ponte tibetano, il Comune può progettare l’opera 

Il finanziamento. Castelfondo ha ottenuto 249 mila euro dalla Comunità Valle di Non. Ma c’è l’incognita del ricorso al Tar: i giudici vogliono in causa i Comuni che hanno firmato l’accordo


Giacomo Eccher


Castelfondo. Parte la progettazione del ponte tibetano tra Fondo e Castelfondo sulla forra dell’Alto Novella, e per questo la Comunità di valle ha deliberato la concessione al Comune di Castelfondo, capofila del progetto, della somma lorda di 249.412 euro. Questo importo per 197.789 si riferisce agli oneri professionali relativi “alla progettazione definitiva, esecutiva, redazione del piano di sicurezza e coordinamento in fase progettuale, perizia geologica ed analisi del rischio geologico e direzione lavori” dell’intervento che ha un costo stimato preventivamente di 2.238.560 di euro. «Un passaggio che è previsto nel programma del Fondo strategico che consente il finanziamento per i vari stadi dell’iter dalla progettazione al collaudo finale» - spiega il presidente Silvano Dominici.

Il Fondo strategico

Il ponte tibetano (formalmente definito “collegamento ciclopedonale su fune Castel - Fondo con opere di realizzazione della viabilità di accesso”) è una delle otto opere previste nel Fondo strategico per la valle di Non per un totale complessivo che sfiora i 15 milioni di euro.

Al Tar è tutto fermo

Contro il finanziamento del ponte tibetano nell’ottobre 2018 i Comuni dell’alta valle Romeno, Cavareno, Ronzone e Ruffré Mendola hanno presentato un ricorso al Tar con l’assistenza dell’avvocato trentino Damiano Florenzano, ricorso a cui ha deciso di resistere la Comunità di valle avvalendosi dell’Avvocatura generale dello Stato. Ora il ricorso è in stand by perché il Tar ha imposto ai quattro Comuni ricorrenti di citare in giudizio, oltre alla Comunità di valle, anche tutti i Comuni che a suo tempo avevano sottoscritto l’accordo di programma per il Fondo. Con il rischio non tanto velato che ci vada di mezzo non solo il finanziamento del ponte tibetano ma l’intero Fondo strategico della val di Non.

«Le amministrazioni hanno tempo fino ai primi di gennaio per costituirsi in giudizio e in un recente incontro con i sindaci interessati abbiamo proposto di condividere la nostra memoria già prodotta al Tar dalla Comunità di valle con l’Avvocatura dello Stato. Dunque senza oneri per i cittadini. A differenza di ciò che hanno fatto i ricorrenti» - commenta Dominici. E si dice fiducioso del buon esito dell’iter di formazione dell’accordo per il Fondo che, lo ricordiamo, era stato preceduto da un’ampia consultazione anche a livello popolare. L’accordo di programma era stato formalizzato nel 2017 e sottoscritto dalla Comunità della Val di Non, da 25 Comuni, dalla Provincia e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione di data 18.01.2018.

La struttura

Tornando al ponte tibetano di Castelfondo, l’opera avrà un lunghezza di 300 metri e sarà sospeso nel vuoto ad un’altezza di oltre 170 metri sulla forra del Novella. Tutto questo per ciclisti e pedoni, e per collegare Fondo (partenza ai piedi del colle Santa Lucia, a valle dell’area produttiva) con la parte bassa di Castelfondo, a poca distanza, in linea d’aria, del magnifico omonimo castello. La richiesta di finanziamento per la progettazione del ponte (incarico che il Comune intende affidare previa gara tra studi di progettazione) avanzata da Castelfondo a fine luglio ammonta a 366.535 euro: 288.883 per spese tecniche, il resto oneri previdenziali e Iva. Questa cifra verrà coperta come spiegato sopra in gran parte dalla Comunità di valle e in parte dal bilancio del Comune di Castelfondo.

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