Pagano “ambasciatore” dell’Accademia della pizza

CLES. Nella patria della pizza e dei pizzaioli per imparare tecniche e segreti, per crescere nel proprio lavoro e per assorbire quanto più è possibile dai più grandi maestri della professione. Ma...


Fabrizio Brida


CLES. Nella patria della pizza e dei pizzaioli per imparare tecniche e segreti, per crescere nel proprio lavoro e per assorbire quanto più è possibile dai più grandi maestri della professione. Ma anche, e soprattutto, per portarsi a casa il titolo di istruttore dell’Accademia Nazionale Pizza Doc.

Per il titolare di “PizzAp” Andrea Pagano, ventisettenne pizzaiolo originario di Mezzocorona ma clesiano d’adozione, quella vissuta negli ultimi giorni a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, è stata un’esperienza unica, che lo ha arricchito tanto dal punto di vista professionale ma anche umano.

Le lezioni del maestro

Insieme ad altri 24 pizzaioli e panificatori provenienti da ogni parte del mondo, ha avuto l’opportunità di prendere parte al corso di formazione organizzato dall’Accademia Nazionale Pizza Doc, che può vantare tra i docenti nomi conosciutissimi nel mondo della panificazione: uno su tutti, quello di Piergiorgio Giorilli, settantaseienne mostro sacro del settore.

Il primo trentino

Tre giorni nel regno della pizza durante i quali sono stati trattati i principi e le tecniche avanzate, sia in ambito teorico che pratico, dell’arte della panificazione. L’ultimo giorno era previsto l’esame finale, superato il quale Andrea Pagano – primo trentino in assoluto – è diventato ufficialmente ambasciatore dell’Accademia. Ora dovrà svolgere un periodo di tirocinio e, una volta raggiunto il giusto livello di preparazione, potrà tenere dei corsi per insegnare come si fa la pizza nella sua pizzeria di Cles.

Un altro inizio

«Per me si tratta di un punto di partenza – rivela Andrea Pagano –. Sono felice di aver partecipato all’Accademia e di aver vissuto questi giorni a contatto con i più grandi esperti del mio settore. In particolare da Giorilli, il maestro dei maestri, ho potuto assorbire segreti di cui farò tesoro. Tra l’altro, avendo lui una certa età, questo era uno degli ultimi corsi che teneva. Non capita a tutti e tutti i giorni di lavorare al fianco di certi personaggi».

Sicuramente da prendere come esempio è la voglia di Pagano di formarsi, di imparare e di non accontentarsi mai. Sempre con l’idea di innovarsi e di crescere, anche quando significa girare il mondo e fare sacrifici che non tutti sono disposti a reggere. «Io dico sempre che, nella vita, se vuoi, puoi – racconta Andrea, che a 20 anni aveva già aperto partita Iva mettendosi in proprio –. Chi vuole dedicarsi a questo mondo deve inevitabilmente rinunciare a determinate cose, ma se lo si fa con passione poi i risultati arrivano. Bisogna mettersi in gioco, provare e anche sbagliare. Stando con le mani in mano le soddisfazioni non vengono».













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