«Non c’è solo il Coronavirus:  state attenti ai pesticidi»

Val di non. L’inverno che non è stato inverno anticipa anche il risveglio delle piante e nelle aree frutticole intensive della mela trentina coltivate con il metodo della lotta integrata sono...



Val di non. L’inverno che non è stato inverno anticipa anche il risveglio delle piante e nelle aree frutticole intensive della mela trentina coltivate con il metodo della lotta integrata sono iniziati i trattamenti. “Conseguentemente si riduce la libera fruibilità del territorio ed il piacere della primavera” - scrive nel consueto bollettino il Cds (anagramma che sta per Comitato Difesa Salute) della valle di Non che offre il servizio di informare sulle sostanze attive e sui pesticidi che probabilmente utilizzeranno gli agricoltori in questo periodo.

In tempi di emergenza sanitaria per il Covid-19 l’unica possibilità di rigenerarsi, permessa dalle giuste e rigorose norme, è di passeggiare in prossimità delle abitazioni. Ma chi vive in aree agricole intensive dovrà scegliere se rigenerarsi esponendosi anche ai pesticidi o rimanere chiuso in casa. “Sarà una primavera particolarmente difficile per i cittadini: il Cds offre il servizio di informare sulle sostanze attive e sui pesticidi che probabilmente utilizzeranno gli agricoltori in questo periodo. In questo modo si potrà valutare se, come e quando utilizzare l’ambiente esterno, in modo meno rischioso. Le molecole probabilmente usate sono riportate nella tabella seguente”. Tra i pesticidi consigliati agli agricoltori in questo periodo – ricorda il Cds - c’è una molecola molto pericolosa, il chlorpirifos metil, che in etichetta riporta le seguenti indicazioni: – può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie .... – può provocare una reazione allergica cutanea … sonnolenza o vertigini. – molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.... – Indossare guanti/indumenti protettivi – … è indispensabile una fascia di rispetto di 30 m per pomacee … m per ridurre la deriva e il ruscellamento. “Questo prodotto – sottolinea il Cds – è stato recentemente bandito dall’Europa per la sua pericolosità: noi lo chiedevano da 10 anni!”.

Il Cds Val di Non esprime infine soddisfazione per la raccolta firme per indire il referendum sul "biodistretto Trentino", raccolta che ha totalizzato 12.848 sottoscrizioni quando ne bastavano 8.000. Ma non solo. Il Cds sollecita attenzione sui nuovi disboscamenti che sono in atto per far posto alle nuove coltivazioni intensive e chiede ai cittadini di segnalare le richieste in corso di bonifiche agrarie a danno di boschi, aree protette e beni comuni.















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