Mucchi: «Sul dopo virus pesa il “mostro” della burocrazia» 

A Cles si guarda al futuro. Nel comunicare che il Crm aprirà il 4 maggio e dopo aver elogiato  gli operatori sanitari, il sindaco si dice preoccupato per i tempi della ripresa delle attività produttive


Giacomo Eccher


Cles. Oggi riaprono i centri di raccolta (escluso quello di Cles) per il conferimento dei rifiuti differenziabili con accesso su prenotazione. Per accedervi è necessario prendere appuntamento telefonando al numero 0463 400999. Prosegue invece la raccolta straordinaria del multimateriale leggero fino a lunedì 4 maggio compreso. Rimane chiuso invece, e riaprirà (forse) dal 4 maggio il Crm di Cles. «Troppo presto aprire adesso, anche con la prenotazione sarebbero in giro per la borgata 150-160 persone al giorno che accedono al centro e secondo noi è il caso di non accelerare» - ha spiegato il sindaco Ruggero Mucchi nel corso del recente consiglio comunale convocato in teleconferenza.

«Crm a parte, tutti aspettano con ansia un ritorno alla normalità, ma nulla sarà più come prima» – ha ribadito il primo cittadino nel suo intervento in cui ha ricordato i numeri del virus a Cles con contagi, guarigioni e le problematiche che sono vissute soprattutto nella casa di riposo. Con un elogio, condiviso anche dai consiglieri che sono intervenuti nel dibattito, ai medici, infermieri e a tutti coloro, dall'ospedale e in tutta la restante parte della filiera della salute, che hanno contenuto e consentono di combattere con efficacia l'epidemia. «L'ospedale di Cles – ha detto Mucchi - in questa difficilissima emergenza, ha dimostrato di meritare a pieno titolo il ruolo di terzo nosocomio del Trentino, non di un semplice presidio di valle. Una lezione da cogliere e da ricordare anche per il futuro e se da una parte ci inorgoglisce dall’altra ci responsabilizza per preservarne integro il ruolo e le potenzialità anche in futuro».

Quanto al resto il Comune attuando le competenze che ha a disposizione ha già attivato ed intende adottare tutte le misure possibili per contenere le conseguenze economiche della pandemia. Aspettando di poter riaprire i vari cantieri comunali e le squadre di supporto (Azione 19 e la squadra Bim), il Comune di Cles ha cancellato per l’anno in corso la Cosap (tassa occupazione del suolo pubblico) e la tassa sulla pubblicità e ha sospeso tutti gli affitti per beni comunali.

Un interrogativo riguarda l’Imis la cui prima rata di giugno (che per Cles significa un milione e mezzo di euro) è stata rinviata a dicembre, ma non si sa ancora se essa sarà sommata a quella a saldo. «In questo caso infatti sarebbe una beffa nella beffa con rischio di mettere al tappeto l’economia di tante famiglie!».

Altro tema le riaperture delle attività perché è sempre crescente il bisogno di relazione e di socialità delle persone. «Purtroppo anche su questo ci sono poche certezze e non tutte le idee che girano da un decreto all’altro sono chiare e coerenti» ha aggiunto Mucchi parlando di confusione normativa che - soprattutto per il mondo dell’imprenditoria e del lavoro – non fa certo ben sperare per un ripresa veloce dopo la pandemia. Anche perché su tutto aleggia un “mostro”, la burocrazia, che non appare minimamente scalfita nemmeno dal CoVid 19. «Ci sono tanti cantieri pronti ai blocchi di partenza anche nel nostro comune che potrebbero dare fiato all’economia, ma servono certificazioni spesso assurde che si potrebbero tranquillamente ovviare con l’autocertificazione ed il controllo a posteriori: sarebbe tutto più semplice e ci sarebbe comunque la possibilità con controlli a posteriori di farla pagare davvero a chi sbaglia. Ma – ha concluso il sindaco - senza penalizzare l’intero sistema, tanto più in questa fase di assoluta emergenza».













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