A Cles un ciclo sui Disturbi specifici dell’apprendimento  

Martedì il primo di 5 incontri sui Dsa

Cles. «È essenziale non sottovalutare i segnali che indicano la possibile presenza di un disturbo specifico dell'apprendimento già nel bambino di età pre-scolare. Intervenendo precocemente si possono...



Cles. «È essenziale non sottovalutare i segnali che indicano la possibile presenza di un disturbo specifico dell'apprendimento già nel bambino di età pre-scolare. Intervenendo precocemente si possono arginare gli effetti più severi di questo tipo di difficoltà. Dislessia, discalculia e disgrafia possono rendere molto complicato il processo di apprendimento, ma molti degli studenti che abbiamo seguito hanno portato avanti con successo il loro percorso di studi». Così Katja Tabarelli, presidente dell'associazione "Dsa Trentino-Domani saremo autonomi", ha presentato il ciclo di cinque incontri rivolto a genitori, studenti e docenti, attivato con il sostegno del Comune di Cles per sensibilizzare sul tema dei disturbi specifici dell'apprendimento. Il primo incontro, dal titolo "Emozioni ed apprendimento" si terrà presso l'Istituto comprensivo di Cles nella serata del 10 dicembre ed avrà come tema il ruolo giocato dalle emozioni nell'apprendimento durante il percorso scolastico, concentrandosi in particolare sugli studenti con disturbo dell'apprendimento, ma potendo interessare anche una platea più vasta di situazioni. «Lo studente colpito da Dsa ha una neuro-diversità che gli rende estremamente complicato e faticoso procedere con la lettura, la scrittura o il calcolo - ha spiegato Tabarelli - Per questo è importante individuare presto i campanelli d'allarme, come il fatto che il bambino impari "tardi" a leggere e scrivere, sia facilmente distratto e faccia tantissima fatica a seguire le lezioni o fare i compiti». Le strategie per ridurre l'impatto di questi disturbi sono però numerose anche grazie alle tecnologie: «I libri parlati sono d'aiuto e cerchiamo di promuoverne l'uso nei corsi scolastici - sottolinea Tabarelli - Inoltre si possono individuare piani di studi personalizzati, per cui è necessario sensibilizzare anche gli insegnanti». Portare questi temi fuori dai centri urbani maggiori è l'impegno dell'associazione "Dsa": «Il Comune di Cles ci ha creduto molto - ha evidenziato Tabarelli - Per i ragazzi con Dsa fuori dai centri maggiori come Trento e Rovereto spesso non ci sono servizi né consapevolezza. Ma il nostro obiettivo con i gruppi locali è proprio quello di arrivare in tutti i territori». F.P.













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