Libri e spettacoli su Shoah e foibe 

Giornata della Memoria e del Ricordo insieme a V Day: a Cles una serie di iniziative per riflettere  


di Giacomo Eccher


CLES. Dalle Giornate della Memoria (Shoah) e del Ricordo (foibe) al V Day contro la violenza sulle donne e infine la Festa della donna. «Eventi di riflessione e di impegno civile che vanno ricordati non solo con cerimonie ma anche con concreti segnali di partecipazione e di coinvolgimento popolare» - ha detto il vicesindaco di Cles, Vito Apuzzo, che ieri in municipio, con l’assessore della Comunità di valle Fabrizio Borzaga ha presentato la serie di iniziative in programma da qui all’ 8 marzo. Gli appuntamenti infatti, pur posizionati logisticamente nel capoluogo, hanno un risvolto più ampio, di valle, e saranno tutti ad ingresso libero e gratuito. «Questo per incentivare la più ampia partecipazione possibile da parte della popolazione, specialmente il pubblico giovanile, data la rilevanza dei temi civili trattati» - ha sottolineato Borzaga.

Il primo evento è in programma sabato alle 17 a Palazzo Assessorile con la presentazione del libro “Il popolo numerato”, a cura del Laboratorio di storia di Rovereto. Il testo racconta la drammatica esperienza di un gruppo di trentini internati tra il 1944 ed il 1945 nel lager di via Resia a Bolzano, campo divenuto noto perché per un periodo vi fu rinchiuso come prigioniero Mike Bongiorno.

Martedì 30 gennaio in biblioteca alle 20.30 per il Giorno della Memoria per le vittime dell'Olocausto, andrà in scena l’atto unico “Che la tempesta cominci” interpretato dal Club Armonia di Trento, con la regia di Renzo Fracalossi. «Il tema affrontato è quello della propaganda: come è stato possibile ottundere le coscienze di un intero popolo con la martellante propaganda antisemita orchestrata da Hitler e dal ministro Goebbels via radio, cinema, stampa, manifesti, trasformandole in menti acritiche complici di quegli orrori» - ha spiegato Apuzzo. Per l’assessore clesiano è fondamentale evitare, soprattutto per le giovani generazioni, che il tema della Shoah diventi una sorta di routine. Per questo serve il massimo coinvolgimento e spettacoli e presentazioni di libri tematici e puntuali sull’argomento, possono essere più efficaci delle semplici cerimonie rievocative. Venerdì 9 febbraio alle 21 per la “Giornata del Ricordo” sul dramma delle foibe, nella Borghesi Bertolla verrà proposto “Il lungo esodo”, una lettura - spettacolo a cura di RS Produzioni, in cui accanto ai documenti storici, sarà data voce alla tragica esperienza degli esuli istriani, fiumani e dalmati, strappati dalle loro case e vittime della ferocia dei soldati di Tito.

A proposito della tragedia dell'Olocausto, vicenda orribile che non va in alcun modo sottovalutata, per Apuzzo andrebbero approfonditi alcuni aspetti che finora non sono stati affrontati. «Già a partire dal 1942 si sapeva anche fuori dalla Germania quanto stava accadendo ed è dimostrato che alcune associazioni ebraiche chiesero aiuto alle Forze Alleate. Sarebbe bastato bombardare i campi e le linee ferroviarie che li conducevano, eppure nessuno si mosse» - ha detto l'assessore precisando che questo non limita in alcun modo le responsabilità della Germania nel perpetrare quei crimini.













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