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Le mele di Perghem, oggi l’ultimo giorno

CLES. Oggi è l’ultimo giorno utile per visitare la mostra “Le mele di Perghem” a Palazzo Assessorile. Allestita al terzo piano dello storico palazzo (che ai primi due ospita la retrospettiva sulla...



CLES. Oggi è l’ultimo giorno utile per visitare la mostra “Le mele di Perghem” a Palazzo Assessorile. Allestita al terzo piano dello storico palazzo (che ai primi due ospita la retrospettiva sulla manifattura Viesi, che rimarrà aperta fino a febbraio), la mostra presenta 12 dipinti a olio del pittore e ingegnere trentino Michelangelo Perghem Gelmi (1911-1992). L’esposizione, organizzata dal Comune di Cles con la collaborazione di Archivio Perghem, prende spunto dalla rassegna ospitata a Palazzo Assessorile nel 2017 e intitolata “Il fantastico mondo di Perghem Gelmi”, riprendendone il filo conduttore rappresentato da un mondo fantastico, surreale o di sovra-realtà. La “mela” Perghem l’ha dipinta molte volte, sia nelle classiche nature morte sia in quadri in cui essa assume un significato simbolico rimandando allo spettatore l’interpretazione del significato stesso, o altre volte giocando e ironizzando con gli elementi raffigurati e reinventando il mondo, anche reale, nelle sue composizioni. Nella mostra, come in altre opere di Perghem, si trovano due “citazioni” a opere d’illustri artisti. La prima riguarda “L’isola della mela”, omaggio al pittore simbolista Arnold Böcklin (1827-1901) che dipinse “L’isola dei morti” (ne realizzò cinque versioni diverse ma molto simili tra loro), isola tetra e affascinante che ispirò pittori, registi, musicisti e scrittori fra i quali ricordiamo Freud, Dalì e D’Annunzio: la seconda, “Intimo colloquio”, invece, è un omaggio al fotografo statunitense Edward Weston (1886-1958), con la rilettura di un suo celebre nudo. Tra le altre opere si segnalano “Il faro” e “La scala a teatro”: in quest’ultima la mela a un distratto visitatore non appare immediatamente, pur essendo al centro della scena. Il gioco con le parole del titolo e ciò che è rappresentato cattura l’attenzione. La mela invece è lì nel luogo più ambito, dove stanno solitamente i re o le regine: non è forse la mela, la regina dei frutti? L’orario della mostra è 10 – 12 e 15 – 18. (g.e.)















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