La produzione paesana offre 132 diversi vini da degustare 

Sporminore. Sta per aprirsi il sipario sulla 21ª Rassegna del vino paesano, in programma domani e domenica a Sporminore. La tradizionale manifestazione enogastronomica, organizzata dall’associazione...



Sporminore. Sta per aprirsi il sipario sulla 21ª Rassegna del vino paesano, in programma domani e domenica a Sporminore. La tradizionale manifestazione enogastronomica, organizzata dall’associazione Sporminore Eventi, quest’anno vedrà protagonisti 132 vini, dei quali 42 proprio di Sporminore, da degustare seguendo un suggestivo percorso calice in mano tra le 11 cantine caratteristiche del paese, messe a disposizione delle associazioni locali dai privati. Qui sarà possibile assaggiare i migliori vini “da caneva” della zona, suddivisi nelle solite categorie bianchi, rossi e rosati. Come gli anni scorsi non mancheranno lo stand gastronomico con il tortel di patate, affettati, carne e verdure, lo stand degli amici di Livigno con i pizzoccheri della Valtellina e il piatto di bresaola, l’angolo dedicato ai dolci con torte, strauben e frittelle di mele. Sabato sera sarà poi possibile scatenarsi al ritmo di musica con dj nel tendone dedicato ai giovani.

La gara nei boschi

Domenica mattina sarà invece il momento della gara nei boschi che circondano Sporminore “Sui sentieri del Braiaza” (antico nome dell’orso), organizzata dall’US Robur di Sporminore. Nel pomeriggio spazio alle premiazioni della gara podistica e al torneo di beach volley. Sarà riproposta inoltre la consueta area dedicata alle bollicine Trento Doc, con la possibilità di degustare diverse tipologie di spumanti e, oltre al focus sul vino, anche quest’anno sarà possibile ammirare pittori e scultori all’opera durante la manifestazione. Per i più piccoli ci saranno laboratori e truccatori, per gli adulti auto e moto d’epoca da ammirare per le vie del paese. Non mancheranno neppure fisarmonicisti e trombettieri e la possibilità di fare una gita in carrozza al “Castel Rovina”. Come da tradizione, i premi da consegnare ai primi tre classificati di ogni categoria di vino sono stati realizzati dai ragazzi della Cooperativa Sociale Gsh.

«L’obiettivo della rassegna rimane quello di promuovere il territorio, un territorio che resiste – spiegano gli organizzatori – e valorizzare quel “vino da caneva” senza timore. Vino che non viene creato per il mercato, ma che nasce dalla passione di vignaioli improvvisati che, cercando di fare del loro meglio, mettono in pratica le proprie conoscenze affinando di anno in anno il proprio prodotto». F.B.













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