La maestra Wilma in pensione «Forte e saggia, ci mancherai»

Taio. Tschüss! Con questo che era il suo personalissimo benvenuto mattiniero le colleghe salutano la maestra Wilma Giuliani che dopo 41 anni di onorato servizio ha raggiunto il traguardo della...



Taio. Tschüss! Con questo che era il suo personalissimo benvenuto mattiniero le colleghe salutano la maestra Wilma Giuliani che dopo 41 anni di onorato servizio ha raggiunto il traguardo della pensione. «Tutto ebbe inizio nel lontano 1979, quando nella scuola dell’infanzia di Taio, a quei tempi decisamente più piccola rispetto a oggi, fece il suo ingresso una maestra giovane e inesperta che presto si sarebbe contraddistinta per le sue capacità» - esordisce la lettera delle colleghe condivisa anche dal presidente della scuola, Modesto Inama, anche lui in carica da quello stesso anno. Da allora di anni ne sono passati 41 anni e nonostante il tempo e la fatica, la maestra Wilma sembra non sentire il ticchettio dell’orologio: l’energia e l’entusiasmo sono ancora lì, come allora. Nel ricordo delle colleghe e di tutto il personale spiccano infatti, con un pizzico di “sana invidia”, la sua innata voglia di fare, l’inesauribile forza e anche una buona dose di saggezza. «Perché la maestra Wilma è “sapere...saper fare...saper essere”» - come la descrive Ute Pancher, l’attuale coordinatrice della scuola. Che aggiunge: “Un sapere che però non le ha mai precluso la volontà di un continuo lavoro su di sé, come maestra e anche come persona, che il mestiere educativo richiede costantemente. Una professionista dell’educazione, che, nel suo lungo cammino scolastico, si è portata con sé “una cassetta degli attrezzi” ricca di conoscenze, competenze e umanità. Questi preziosi strumenti, giorno dopo giorno, Wilma ha saputo arricchirli e modificarli nella piena consapevolezza che l’educazione è una disciplina in continuo divenire che richiede, oltre ad una grande e profonda passione, una forte volontà di crescita personale e professionale, finalizzata ad acquisire sempre nuove competenze con le quali nutrire quotidianamente la qualità del proprio agire educativo”. «La scuola e il suo significato - proseguono le colleghe - sono cambiati negli anni e nonostante ciò va ammirato in Wilma il senso di responsabilità con la quale ha saputo cogliere le sfide innovative e di cambiamento che hanno caratterizzato la vita delle nostre scuole e del nostro sistema, “vivendole sempre come opportunità di crescita professionale” - sostiene la dottoressa Lucia Stoppini, direttore della Federazione provinciale scuole materne. Ma la maestra Wilma racchiude molte altre doti: gentilezza, empatia e dolcezza... qualità che la caratterizzano insieme a una grande passione per il suo lavoro a dimostrazione concreta che, come scriveva il filosofo Hegel, “Es ist nichts großes ohne Leidenschaft vollbracht worden“ (“Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione”).

E ora che è arrivato il momento di salutarla (non senza un velo di tristezza), colleghe e personale ci tengono ad esprimerle tutto l’affetto possibile e ad augurarle ogni bene per questo nuovo capitolo della sua vita.

«Ci mancherai moltissimo Maestra Wilma! Non solo a noi e ai bambini, ma anche a tutti quei genitori che grazie a quel “Guten Morgen”, accompagnato da un affettuoso sorriso, si sentivano a casa. Grazie di tutto!» G.E.













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