La Fae Group di Fondo si ingrandisce e assume  

Ieri la firma di un accordo con la Provincia, che a fronte di un investimento di quasi 8 milioni, concede un contributo di 580 mila. Promessi 10 posti di lavoro



FONDO. Un’intesa che porterà a una ricaduta occupazionale di circa 10 posti di lavoro entro il 2020, un investimento di oltre 7 milioni e 650 mila euro per l’ampliamento dell’attuale sede produttiva e l’impegno a sostenere l’indotto locale e ad avviare progetti di alternanza scuola-lavoro.

Questi in sintesi i punti e quindi gli obiettivi dell’accordo negoziale firmato ieri mattina dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia Alessandro Olivi, dal presidente di FAE Group Diego Scanzoni e dai rappresentanti sindacali. L’intesa prevede che la Provincia corrisponda un contributo di circa 580 mila euro a fronte degli impegni attuati dall’azienda.

Per chi ancora non lo sapesse, in cima alla Val di Non esiste questa impresa leader nel campo della progettazione e produzione di macchine industriali, forestali, ambientali e movimento terra. Un’impresa che ad oggi occupa 198 addetti distribuiti nelle quattro sedi produttive italiane (due a Fondo, una a Sarnonico e una a Colle Isarco) e in sei filiali commerciali sparse nel mondo.

L’impegno siglato ieri è di raggiungere nelle sedi locali 80 unità lavorative (compresi apprendisti, al massimo il 10%, e personale a tempo determinato, al massimo l’8% del totale) entro la fine del 2019 e di 85 entro l’anno successivo, mantenendo in provincia tale livello per i quattro esercizi successivi (quindi fino a tutto il 2024).

Il piano di sviluppo prevede inoltre l’ampliamento dell’attuale sede produttiva, utilizzando un’area adiacente per nuovi spazi destinati agli uffici, alla produzione, alla logistica e ai collaudi. Saranno realizzati inoltre parcheggi coperti e un ristorante aziendale.

Nello svolgere la propria attività sostanzialmente destinata all’export, con una percentuale del 98% di esportazioni rivolte soprattutto verso il nord America, la FAE utilizza fornitori locali, generando un indotto costituito da aziende che producono componenti meccanici a disegno. Oltre la metà di questi fornitori superano con le commesse dell’azienda di Fondo l’80% del proprio fatturato. L’accordo prevede anche che la società continui ad acquistare direttamente da aziende trentine beni e servizi per 7 milioni di euro all’anno per il periodo 2018-2021. Inoltre, in accordo con le strutture provinciali competenti, la FAE attiverà iniziative di alternanza scuola-lavoro, coinvolgendo almeno 5 studenti all’anno nei prossimi tre anni in esperienze volte al rafforzamento del “saper fare”. Dal 1989 FAE Group costruisce macchine trinciatutto professionali, trincia-frese, stabilizzatrici e frantumasassi, ad azionamento idraulico o meccanico, che vengono applicate a trattori, pale, skid steers, escavatori e altri mezzi speciali per la triturazione di residui vegetali, la riqualificazione di aree boschive, la costruzione e manutenzione di strade, la stabilizzazione del suolo e la bonifica agricola.

La FAE, i cui numeri sono in continua crescita (le previsioni per l’anno 2018 attestano il fatturato consolidato intorno ai 70 milioni), è articolata nelle due società FAE Group e FAE Holding e occupa attualmente circa 75 unità lavorative annue. Il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi ha sottolineato il grande valore di un’impresa radicata sul territorio ma aperta al mercato mondiale e con un forte raccordo con l’indotto locale, fonte di ricchezza in primo luogo per la valle stessa. Per la Provincia si tratta della partecipazione e del sostegno a una sfida in una fase di crescita importante per una delle migliori aziende metalmeccaniche del Trentino. (f.b.)















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