tragedia

La doppia tragedia che ha sconvolto Peio: trova il giovane cacciatore morto, 24 ore dopo si suicida

Il 59enne aveva dato l'allarme lunedì mattina, oggi è stato trovato morto. Incredula la piccola comunità di Celledizzo. Domani l’autopsia sul corpo di Massimiliano Lucietti (nel riquadro). Attesa per le indagini del Ris

IL DOLORE. I vigili del fuoco e l'addio a Massimiliano


Jacopo Valenti


TRENTO. La piccola comunità di Celledizzo, frazione di circa 350 abitanti del Comune di Peio, è incredula. In 24 ore si ritrova a piangere due concittadini. Lunedì mattina (31 ottobre), nei boschi sopra il paese, è stato trovato morto Massimiliano Lucietti, 24 anni, giovane cacciatore ucciso da un colpo di fucile sparato dal basso verso l'alto, che lo ha raggiunto all'altezza della gola.

Questa mattina, 24 ore dopo, un'altra tragedia: l'uomo che ieri ha rinvenuto il corpo del 24enne, anche lui cacciatore, è stato trovato senza vita. È stata la famiglia a dare l'allarme, preoccupata per la sua assenza. Il 59enne, secondo gli elementi raccolti dai carabinieri, si sarebbe suicidato sparandosi con un fucile da caccia.

È stato trovato durante le ricerche dei carabinieri, dei vigili del fuoco volontari e del soccorso alpino anche lui nei boschi sopra Celledizzo, in una zona diversa da dove è stato trovato morto Massimiliano Lucietti.

Lunedì, attorno alle 7.45, era stato proprio il 59enne a dare l'allarme e segnalare il cadavere del giovane cacciatore e vigile del fuoco volontario, dipendente della Fucine Film di Ossana, che era uscito presto di casa, da solo, e si era incamminato verso i boschi sopra il paese. Poi il ritrovamento. L'allarme, i colleghi vigili volontari di Massimiliano Lucietti che arrivano sul posto. Lo sgomento.

Stabilire se via sia un legame tra i due decessi è però ancora prematuro e al momento non ci sono elementi che possano collegare i due fatti. Per chiarire la vicenda sarà fondamentale il risultato dell'autopsia sul corpo del 24enne, che è prevista per domani 2 novembre.

E altrettanto importanti saranno gli accertamenti che condurrà il Ris dei carabinieri sugli elementi di prova raccolti dai carabinieri della Compagnia di Cles e del Nucleo investigativo di Trento: l'arma, le munizioni e anche un bossolo, quindi un colpo esploso, trovato accanto al corpo di Massimiliano Lucietti, saranno analizzati dai tecnici del Reparto investigazioni scientifiche, che svolgeranno anche delle prove balistiche.

"Era un ragazzo disponibile, attivo, socievole. Dopo aver fatto parte del gruppo allievi è passato con noi volontari circa quattro anni fa. A Celledizzo era sempre attivo nel Gruppo giovani, mettendosi sempre in gioco per dare una mano nell'organizzare eventi, feste e sagre", ha ricordato il comandante dei vigili del fuoco volontari Vincenzo Longhi. Il giovane lascia la mamma Mirta, il papà Roberto ed il fratello Mattia di 18 anni.













Scuola & Ricerca

In primo piano