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Indennità giunta: taglio del 40 % 

Penalizzato dalla Provincia per la mancata fusione con Predaia



SFRUZ. Il bilancio è stato approvato all’unanimità ma sui conti pesa la “penale” imposta dalla Provincia per la mancata fusione con Predaia, “colpa” peraltro da imputare al comune vicino. Succede a Sfruz dove, per far quadrare i conti, la giunta si riduce le indennità per contenere l'aumento dell’Imis sulle seconde case dovuto al versamento al Fondo di Solidarietà alla Provincia. La somma a bilancio per il Fondo nel 2018 è di 46.852 euro, cifra che comprende l'importo versato nel 2017, pari a 45.183 euro, con una maggiorazione ripartita tra tutti i Comuni, tranne quelli che hanno partecipato ai processi di fusione. “È un paradosso che Sfruz, che pure si era espresso per la fusione con Predaia, fusione non realizzata per la mancata adesione dell’altro comune, venga penalizzato da una così singolare fattispecie giuridico-amministrativa. E ciò mentre il Comune di Predaia, anche in tema di versamenti al Fondo, può usufruire degli incentivi economici connessi alle fusioni” - spiega il sindaco Andrea Biasi. E così per fronteggiare i maggiori esborsi previsti l'amministrazione, e in particolare la giunta, sono state costrette a tagliare del 40% le indennità di carica. Ciò per evitare un aumento considerevole delle aliquote Imis. Il problema era stato posto all’attenzione dell'assessore Daldoss e al direttore dell’ufficio provinciale per le autonomie, Gardelli. “Ma ad oggi non si è purtroppo arrivati ad alcuna soluzione, opponendosi, da parte dell’amministrazione provinciale, quella che, per usare un linguaggio diplomatico, si definisce "fin de non recevoir" e lasciando così che il problema venga non tanto risolto quanto “superato” dalle tempistiche e dalle procedure di approvazione del bilancio comunale” - afferma Biasi. Come è noto, da un’analisi delle finalità del Fondo di Solidarietà, emerge l'obiettivo di una minimizzazione degli sprechi, e questo non è certo il caso di Sfruz, che con la nuova amministrazione ha corretto alcuni errori dovuti ad una gestione un po' approssimativa dei bilanci, avuta con l’amministrazione precedente, riducendo al massimo la spesa corrente. “Inoltre, così come applicato, il funzionamento del Fondo rischia di aprire una stagione di tagli, con possibili effetti recessivi, e di un ulteriore contenimento dell'autonomia fiscale e amministrativa dei Comuni. E ponendosi quindi in contrasto con lo stesso concetto di autogoverno democratico a livello territoriale” - afferma Biasi. Un’ingiustizia bella e buona perché Sfruz, senza l'imposizione di questa gabella aggiuntiva, avrebbe un bilancio pienamente sostenibile grazie ad iniziative come la nuova centralina idroelettrica e la modernizzazione dell'impianto di illuminazione pubblica. (g.e.)















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