«I cavalli replicano ciò che noi siamo in ogni istante, perché guardano al nostro cuore»

CAVARENO. Genetti lo incontriamo di buon mattino mentre, con stivali e forcone, sta preparando il fieno per i suoi amici, fieno che in parte gli fornisce Marco Marini, di Malosco, che invece è un...



CAVARENO. Genetti lo incontriamo di buon mattino mentre, con stivali e forcone, sta preparando il fieno per i suoi amici, fieno che in parte gli fornisce Marco Marini, di Malosco, che invece è un contadino a tutto tondo con la passione però per gli asini (ne ha una mezza dozzina) con i quali in estate organizza escursioni per i turisti, con la forestale. Genetti la passione per i cavalli l’ha sempre avuta fin da bambino, da quando - racconta - pendeva dalle labbra di un emigrante del suo paese, Francesco Profaizer (detto “il Franklin”, all’americana) che tornato a Fondo raccontava di quando faceva il cowboy in Wyoming: «Ci insegnava come capire le ore con i sassi in circolo e un paletto infisso in mezzo, poi racconti di indiani che mi affascinavano quasi come un film che mi ronzava nella testa». La sua vita ha preso altre strade: è diventato ragioniere, è approdato in Provincia a Trento dopo aver vinto un regolare concorso pubblico. Una vita in città che durerà poco, l’ufficio aveva orizzonti troppo stretti per uno che ama i cavalli e Genetti è tornato in Alta valle di Non per fare l’assicuratore aprendo un’agenzia nella casa di famiglia a Fondo e poi anche una filale a Bolzano. Ma non tutto è andato bene come sperato: la famiglia (due figli), gli impegni, il lavoro e un brutto giorno si è affacciata la depressione e a seguire la separazione. Guai da cui come detto si è affrancato grazie ai suoi purosangue. Un’esperienza che ora Genetti vorrebbe condividere perché, spiega, «le emozioni che ti da un cavallo riescono a dare un senso diverso all’esistenza, in sintonia con il nostro io interiore e con il cosmo tutto». Dalla sua vicenda personale ha tratto consapevolmente un metodo di lavoro per affrontare questo tipo di problemi che lui personalmente ha superato, la depressione psico-fisica, riacquistando equilibrio psico-fisico ottimale e duraturo nel tempo. «I cavalli specchiano e replicano ciò che noi siamo in ogni istante. Sono chiari, sinceri ed immediati nel relazionarsi con noi essere umani senza fare nessuna distinzione tra ricco e povero, tra bianco e nero, bello o brutto. I cavalli guardano e sentono direttamente il nostro cuore e il nostro spirito, e null’altro». (g.e.)















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