turismo in alta val di non 

Dieci imprenditori contro l’Apt  

«Costretti a costituire una società di sviluppo con l’Oltradige»



ALTA VAL DI NON. Sono dieci i titolari di aziende turistiche operanti in Alta Val di Non, per un totale di 600 posti letto alberghieri, che sottoscrivono la lettera, che pubblichiamo di seguito, in cui annunciano la volontà di costituire una società autonoma per la promozione e lo sviluppo della zona. Si tratta dei titolari di Hotel Stella delle Alpi, Ronzone; Hotel Rosa, Cavareno; Hotel Regina del Bosco, Ronzone; Hotel Waldheim, Sarnonico; Hotel Asson, Don; Hotel Lago Smeraldo, Fondo; Garnì Biancaneve, Mendola; Agripark Miramonte, Ronzone; Garnì Petra, Mendola; Camping Park Baita Dolomiti Village.

Nella lettera chiedono al presidente dell’ Apt della Valle di Non Andrea Paternoster (oggi impegnato nell’assemblea dei soci), in merito alle recenti notizie di stampa, “di sbugiardare l’ assessore provinciale al Turismo Michele Dellapiccola e di smentire quindi le notizie diffuse dal suo assessorato sull’andamento eccellente dell’estate turistica del Trentino in cui solo due ambiti spiccavano per il segno meno: la Val di Non con – 2 % e Comano. Dati decisamente diversi da quelli riportati il 25 novembre scorso sul quotidiano Trentino che parlano invece di “successi del turismo noneso con un + 10.57% di presenze grazie all’attività dell’Apt”. Decisamente - commentano i dieci imprenditori turistici - ad uno dei due i conti non tornano. Per questo chiediamo al presidente dell’Apt di valle di fornire all’assemblea i dati sulle presenze alberghiere differenziate tra soci e non soci dell’Azienda. Da parte nostra sentiamo il dovere di comunicare ai soci dell’Apt della Val di Non ed in particolare ai colleghi, in merito alla situazione Guest.Card: abbiamo incaricato un legale di risolvere la relativa problematica per il prossimo anno e di richiedere all’Apt ed alla giunta provinciale i rimborsi dei soggiorni ai clienti che quest’anno non hanno potuto fruire del servizio pur pagando l’imposta di soggiorno. Ci vediamo costretti quindi a costituire una società - concludono gli operatori - che provveda al reale sviluppo dell'Alta Val di Non coinvolgendo gli operatori dell'Oltradige”.













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