Contagi in rapida diffusione  nella casa di riposo di Cles  

Apsp Santa Maria. Esauriti i posti nel nucleo Covid, ma ne verrà allestito un altro. Alcuni ospiti trasferiti nelle Rsa Covid. La presidente Laura Flor: «Inevitabile sospendere le visite protette»


GIACOMO ECCHER


Cles. Sarà un Natale difficile all’Apsp Santa Maria di Cles, dove l’emergenza coronavirus non sta rallentando. “L'approssimarsi della più bella festa dell’anno ci aveva spinti ad ipotizzare progetti ed iniziative per garantire il più possibile serenità e gioia ai nostri ospiti. Ora invece, da qui a Natale, ci si prospetta un periodo sicuramente duro ed impegnativo che però siamo decisi ad affrontare tenendo ben presente la necessità di garantire la migliore qualità di vita possibile” - scrive la presidente Laura Flor in una missiva rivolta ai familiari degli ospiti in cui fa il quadro della difficile situazione che si sta vivendo ormai da tempo nella struttura. L'evolversi della situazione pandemica ha infatti contrastato il proposito della presidente, della direzione e del personale di agevolare il più possibile forme di contatto più ravvicinato e diretto fra gli ospiti ed i loro famigliari e di andare oltre le forme di visita protette che sono state finora sperimentate.

Purtroppo dal fine settimana è in corso una considerevole diffusione del contagio che ha interessato dapprima il secondo piano e quindi, seppure in maniera meno rilevante ma in prevedibile espansione, il primo ed il terzo piano.

Attualmente il nucleo Covid realizzato al piano terra è giunto all'esaurimento dei posti (complice anche, per alcuni ospiti, il protrarsi della positività allo screening molecolare, dopo la remissione dei sintomi) e l’Apsp è in procinto di realizzare un altro nucleo al secondo piano. Alcuni ospiti sono stati trasferiti nelle Rsa Covid d'intesa con la task force provinciale; naturalmente di questo i familiari degli ospiti contagiati sono stati (e saranno in caso di ulteriori trasferimenti) immediatamente informati, così come saranno informati dell'evolversi della situazione di salute del loro caro.

Evidentemente, in questa situazione è stato inevitabile sospendere le visite protette (mantenute per i soli ospiti che hanno contratto il Covid negli scorsi ultimi due mesi e che si sono negativizzati). Verranno invece potenziate, nel limite delle risorse disponibili, le videochiamate così come l'invio di foto.

“Relativamente al personale – conclude la presidente Flor - sono convinta (e sto constatando) che, come a marzo ed aprile, in piena emergenza, abbiamo assistito da parte di tutti a manifestazioni di grande disponibilità, serietà e spirito combattivo, così ora non mancherà, a tutela dei Vostri cari, la messa in campo del massimo delle energie e delle risorse di ciascuno dei dipendenti della Struttura, per far fronte alla straordinaria velocità ed intensità della diffusione del virus cui stiamo assistendo”.















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