Case vacanza, designer e fotografie online gratuite 

A Cavareno procede il progetto con cui il Comune vuole promuovere l’utilizzo  turistico del patrimonio delle seconde case. Affollato incontro di presentazione


di Giacomo Eccher


CAVARENO. Sala della Cassa Rurale piena per la serata di presentazione del progetto di ospitalità diffusa, iniziativa avviata dall’amministrazione comunale e sostenuta dalla Provincia.

Il progetto, annunciato come un esperimento pilota con possibilità di replica in altre realtà trentine, punta a far riaprire le case sfitte o a prolungare l’utilizzo degli alloggi già destinati al turismo, creando una rete territoriale che riesca ad accogliere turisti tutto l’anno, e avviare nuove opportunità sia di lavoro sia per il tessuto economico locale in generale. L’incontro è stato aperto dall’assessore alla cultura, istruzione e politiche sociali, Raffaella Battocletti, che dopo aver posto l’accento sul recente premio nazionale vinto da Cavareno come Comune virtuoso, ha ricordato che il problema delle seconde case, anche in questo territorio, è particolarmente sentito e che il turismo sostenibile è la vera strada da imboccare. Perché – ha concluso la Battocletti - «il futuro non è solo nelle mani del Comune, ma di tutti. Ogni cittadino può fare la differenza».

Concetto subito condiviso da Silvano Dominici, presidente della Comunità della Valle di Non, partner del progetto, da Sandro Abram, dal presidente della Pro loco, Fabio Zini, e dalla direttrice dell’Apt di Valle, Giulia Dalla Palma, che ha fatto un excursus su alcuni indicatori in ambito turistico noneso e trentino.

È seguita la parte tecnica a cura della Cbs, Community building solutions, start-up di Trento rappresentata da Francesco Gabbi. Quest’ultimo ha spiegato come, da una prima analisi, si è riscontrata nel comune di Cavareno la presenza di molte seconde case (840 unità). Un numero alto, anche se in linea con la provincia, dove, secondo una recente stima, il numero di case non abitate con continuità si aggira attorno alle 180.000 - 200.000 unità. «Il progetto – ha spiegato - si pone in sintesi 4 obiettivi fondamentali: riqualificare il patrimonio immobiliare; creare una integrazione al reddito dei proprietari, movimentare l’indotto turistico e favorire l’inclusione lavorativa di soggetti locali». I dettagli operativi dell’iniziativa sono stati dettagliati da Ruggero Zanetti, pure della Cbs. In particolare verranno eseguiti a titolo gratuito dei sopralluoghi alle case e la stima degli eventuali interventi da fare, la consulenza di un interior designer, un fotografo professionista specializzato in fotografie turistiche che faccia gli scatti alle case e la messa online degli appartamenti sui maggiori portali di prenotazione.

«Noi vi accompagneremo per tutta la durata del progetto» – ha detto Zanetti - «e poiché la casa è un elemento intimo, vi entriamo in punta di piedi. Ogni casa rimane sempre a disposizione del proprietario, ma assume valore». «Sicuramente un progetto impegnativo, ma una sala piena come questa sera è un segnale di particolare interesse verso questo progetto. Questa iniziativa crea opportunità per l’intero territorio, per l’intera comunità» il commento del direttore della Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia Bank, Costantino Grandi, che assicura una corsia agevolata di finanziamento per chi intende attivarsi in questo settore. La serata si è chiusa ricordando l’appuntamento del 26 gennaio, alle 16, in occasione del quale si entrerà nel merito degli strumenti tecnici per rendere la propria seconda casa appetibile nel mercato del web.















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