Bruno Serato fa visita a Casa Sebastiano 

Coredo, lo chef italo-americano che ogni giorno sfama 2.000 bambini ha presentato il suo libro



COREDO. Casa Sebastiano, un riferimento a livello internazionale non solo per le cure e le ricerche d’avanguardia nel mondo dell’autismo, ma anche per le sempre più frequenti ed importanti visite di personalità da tutto il globo.

L’ultima della serie è quella di Bruno Serato, lo chef di origine italiana che è assurto a fama mondiale per aver promosso, con la sua fondazione no profit “Caterina’s Club”, l’iniziativa “un piatto di pasta al giorno” ai bambini americani più poveri che vivevano nei sobborghi di Los Angeles. Un gesto semplice ma assolutamente emblematico per la cultura americana tanto che nel 2011 la Cnn lo ha incluso fra i primi 10 della sua annuale lista di “eroi dell'anno”.

Nel 2012 Serato ha poi ricevuto dal presidente della repubblica italiana il titolo di cavaliere, nel 2016 ha tenuto un discorso alle Nazioni Unite durante un evento speciale e nel 2018 ha ricevuto la prestigiosa “Ellis Island Medal of Honour” – già assegnata a sette presidenti degli Stati Uniti, a Jacqueline Kennedy Onassis e all'attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili Rosa Parks, per citarne solo alcuni.

“Oggi offriamo 4.000 pasti al giorno a più di 2.000 bambini sparsi in 15 città nel sud della California”- racconta lo chef, che due anni fa ha fatto partire un altro progetto, “Welcome Home”, per aiutare le famiglie che vivono in motel e baracche delle aree degradate a trasferirsi in una vera casa.

Tutto ebbe inizio visitando assieme alla madre Caterina un centro per il doposcuola per bambini in difficoltà, dove scoprì che molti di loro vivono in squallide stanze di motel senza cucina, quindi non possono avere un pasto caldo la sera. “Alla vista di un bambino, che viveva insieme alla famiglia in un vecchio motel abbandonato e per pasto non aveva altro che patatine, mia mamma mi disse: "Bruno perché non gli prepari tu un piatto di pasta?”. E da allora non ho mai smesso”.

Bruno Serato rappresenta la realizzazione del “sogno americano”: poco più che ventenne lascia San Bonifacio in Veneto con 200 dollari in tasca e va in California a fare il lavapiatti. Promosso in poco tempo cameriere, diventa poi direttore di ristorante ed infine ne apre uno suo, l’Anaheim White House a Orange County, ricca zona costiera californiana. Oggi è “l’italo-americano che ha fatto della pasta uno strumento di bene”, tanto che ha festeggiato il traguardo di un milione di piatti di pasta donati e la sua storia è diventata un libro best-seller.

Lo chef in questi giorni sta facendo appunto un tour in Italia per promuovere l’edizione italiana del suo libro “The Power of Pasta”. Un’occasione che gli è sembrata ideale per fare tappa anche in Trentino e qui visitare Casa Sebastiano, il centro specialistico per disturbi dello spettro autistico a Coredo.

“Bruno non è solo un amico, è il nostro ambasciatore negli Stati Uniti! - afferma Giovanni Coletti, presidente della Fondazione trentina per l’autismo, che ha realizzato il centro. – Abbiamo ricevuto visite da tutta Italia, Casa Sebastiano è un modello che funziona, non siamo noi a dirlo, ma le migliaia di richieste di informazioni e di visitatori che abbiamo ricevuto: operatori, famiglie e le aziende sanitarie di diverse regioni. Con Bruno porteremo il nostro modello anche oltre oceano e ovunque ci siano persone desiderose di aiutare concretamente i bambini e ragazzi con autismo”. (g.e.)

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