A S.Romedio le preghiere adesso piovono online 

Santuario isolato. I frati di Sanzeno hanno raccolto , da tutta Italia e dall’estero, anche disegni, intenzioni devozionali e voti con cui hanno tappezzato la scalinata fino all’altare


Giacomo Eccher


San romedio. Il santuario è ovviamente deserto, ma grazie ad internet anche in queste giornate di silenzio forzato le preghiere, e le intenzioni, continuano a salire, virtualmente, lungo la scalinata “santa” che porta su all’altare del Santo con l’orso, in cima alla caratteristica rupe.

L’iniziativa online è stata lanciata dai frati conventuali della comunità di Sanzeno che hanno la cura dell’eremo con titolo “Creiamo parole che salgono al cielo”. Lanciata sul sito internet del convento all’inizio della scorsa settimana, in quattro giorni su Facebook ha raccolto una marea di disegni, preghiere, intenzioni devozionali e “voti” soprattutto di bambini, ma anche, moltissimi, di adulti. E non solo dalla valle di Non: ne sono arrivati anche dal resto d’Italia e perfino dall’estero. Raccolti ed assemblati nel fine settimana dai frati nel convento di Sanzeno (dove come tutti sono “confinati”), i fogli sono stati stampati e quindi collocati lungo la scalinata del santuario formando una specie di cordone devozionale che termina, con un tappeto di intenzioni davanti all'altare di san Romedio, nella cappella maggiore, e in alto, dell'eremo.

«L'iniziativa ha avuto un successo che noi nemmeno potevano ipotizzare. I disegni e le riflessioni dovevano arrivare entro venerdì scorso e sono state davvero tante. Assieme ai confratelli abbiamo assemblato il tutto stampando preghiere ed intenzioni che poi sono state collocate una ad una lungo la scala del santuario» - ci dice il priore padre Giorgio Silvestri.

Domenica sera, su WhatsApp, padre Giorgio ha postato il filmato (in versione ridotta) girato nel santuario scorrendo la lunga scalinata tappezzata con le nuove preghiere e ottenendo in poche ore oltre 22.000 visualizzazioni. «Davvero una risposta che non ci aspettavamo con questi numeri e che testimonia il bisogno di soprannaturale che c’è sempre nelle persone e che emergono ancora di più in momenti di incertezza come quelli che stiamo attraversando in queste settimane» - commenta il priore.

Padre Giorgio ha ottenuto anche tanti complimenti dalle famiglie dell’Unità pastorale di Sanzeno, e non solo di quella, per questa iniziativa che ha dato modo di impegnare i bambini in questi giorni di fermo casa per realizzare tanti disegni con i colori dell’arcobaleno e la scritta “ce la faremo” nelle forme più fantasiose.

Un successo di “mi piace” lo ha ottenuto sui social anche un altro filmato postato dai frati di San Romedio, quello della bambina (figlia dei custodi dell’eremo, gli unici che attualmente vi abitano, anche loro forzatamente rinchiusi) che porta in alto lungo la scala illuminata dai lumini una candela accesa devozionale, poi deposta ai piedi dell’altare dominato dalla pala del Santo con l’orso: un omaggio all’eremita popolarmente riconosciuto dai nonesi come il naturale patrono della loro valle e celebrato con questo ruolo in tutto il Tirolo storico, da Kufstein a Borghetto. «Questo filmato in poco tempo ha registrato oltre 44 mila visualizzazioni e moltissimi sono coloro che hanno scaricato dal nostro sito in video la preghiera a san Romedio con una supplica che ho rivolto al nostro Santo per l’attuale emergenza da coronavirus: la scorsa settimana il video ha ottenuto oltre 8.000 contatti!» - sottolinea il frate.

Nella pace del santuario, ancora più accentuata in queste giornate di quarantena generalizzata, chi si trastulla beatamente al primo tepore della primavera è l’orso Bruno, uscito ormai stabilmente dal letargo invernale. «Sta giocando, è tranquillo, forse avverte la mancanza di spettatori ma non credo se ne dolga. Comunque la sua vita va avanti serenamente con l’incaricato della Comunità della valle di Non che giornalmente lo rifocilla con il pasto» - conclude padre Giorgio.

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