A 170 metri di altezza col fiato sospeso 

I sindaci di Fondo e Castelfondo svelano il progetto del ponte ciclopedonale sulla forra del Novella: sarà lungo 300 metri


di Giacomo Eccher


CASTELFONDO. Dopo il via libera della Provincia all’accordo di programma per la Val di Non, relativo agli investimenti finanziati dal Fondo strategico territoriale, svelato a Castelfondo il progetto del ponte sospeso ciclopedonale che collegherà il paese alla borgata di Fondo. «Progetto già illustrato ai colleghi sindaci dell’Alta valle che con noi lo hanno condiviso» - ha detto ieri il primo cittadino di Castelfondo, Oscar Piazzi, in una conferenza stampa con il collega di Fondo Daniele Graziadei.

L’elaborato, predisposto da un società austriaca specializzata a livello internazionale in questo genere di infrastrutture, avrà un lunghezza di 300 metri e sarà sospeso sul vuoto ad un’altezza di oltre 170 metri sulla forra del Novella. Tutto questo per ciclisti e pedoni, e per collegare Fondo (partenza ai piedi del colle santa Lucia a valle dell’area produttiva) con la parte bassa di Castelfondo, a poca distanza, in linea d’aria, del magnifico omonimo castello e con un panorama mozzafiato. «Ecco, è proprio l’idea mozzafiato che contraddistingue quest’opera, pensata non solo per i nostri due paesi, ma per tutta l’Alta valle di Non ed anche oltre» - ha aggiunto Piazzi. Precisazione doverosa se si pensa a come è nata l’idea di quest’opera che in Alta Valle di Non è stata approvata da cinque amministrazioni (Castelfondo, Fondo, Sarnonico, Malosco e Don – Amblar) e osteggiata da quattro (Ruffré Mendola, Cavareno, Ronzone e Romeno) che volevano puntare su altre opere (il potenziamento del golf da 18 a 27 buche o il Passo Mendola). Piazzi per questo ha voluto ricordare la metodologia scelta per decidere, con tutti i sindaci dell’Alta Anaunia, l’opera strategica per la zona. «Eravamo partiti tutti e nove d’accordo per l’acquisto di Castel Malgolo. Sfumata questo, avevamo convenuto che, per non disperdere le risorse, l’Alta Valle di Non avrebbe puntato compatta solo su un’opera strategica e che ogni comune aveva un voto. Il ponte sospeso l’ho proposto io ed è stato condiviso da altri quattro sindaci, dunque dalla maggioranza. Se questo non è democrazia...»

I due sindaci, i cui comuni dal 1 gennaio 2020 formeranno con Malosco il comune unico, porteranno avanti insieme il progetto anche se per ora solamente Castelfondo ha stanziato, nel bilancio corrente, 50.000 euro per la progettazione. «Infatti lo avremmo portato avanti comunque, anche se per ipotesi non fosse passato nel piano strategico di valle. È un’opera in cui crediamo fortemente» hanno sottolineato i due sindaci. Adesso il progetto – che per Piazzi è di fatto già esecutivo - verrà trasmesso alla Comunità di valle e quindi alla Provincia per lo stanziamento formale e definitivo. Ci sarà anche un passaggio nei consigli comunali, perché toccherà alle due amministrazioni predisporre gli accessi e i raccordi con l’opera che, hanno affermato Graziadei e Piazzi, diventerà un’attrattiva di grande impatto per il turismo dell’Alta Anaunia e per tutta la valle. Quanto ai costi la cifra esatta non è stata svelata, ma rimane nell’ordine di 1,2 milioni di euro, somma che era già indicata nell’accordo di programma con la Comunità di Valle.













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