Zambana, testimonianze contro la droga

ZAMBANA. La storia di Emanuele è una di quelle storie che ti colpiscono dritto lì. In piena pancia. Come un pugno che non ti aspettavi. Una sera Emanuele, 16 anni appena, bresciano di Gavardo, compie...



ZAMBANA. La storia di Emanuele è una di quelle storie che ti colpiscono dritto lì. In piena pancia. Come un pugno che non ti aspettavi. Una sera Emanuele, 16 anni appena, bresciano di Gavardo, compie un errore. Assume un acido, una sostanza stupefacente. Quell'acido sconvolse la sua mente e lui si buttò nel fiume. Da quelle acque, purtroppo, Emanuele non è più riemerso. Il giorno dopo questo tragico evento il padre di Emanuele, Giampietro, ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera, per raccontare a tutti i figli del mondo chi era il suo ragazzo e che vita stava vivendo. Emanuele era diventato un “Pesciolino rosso”, che nuota nuota nuota nelle acque di quel fiume, fino al mare. Papà Giampietro crea la fondazione “Pesciolino rosso” rivolta ai giovani e dedita alla prevenzione, per combattere quella piaga che è la droga fra ragazzi e ragazze.

La storia di Emanuele, la lotta quotidiana contro le dipendenze dell'associazione, il dolore ed il coraggio di papà Giampietro saliranno sul palcoscenico di Zambana. Martedì 30 gennaio, alle 20.30 al teatro comunale in piazza Santi Filippo e Giacomo, sarà presente proprio papà Giampietro per dare una grande testimonianza di vita. Evento aperto al pubblico al quale parteciperà anche Carolina Bocca, una mamma che ha salvato il proprio figlio dalla droga rimettendo tutta la propria vita in discussione ed autrice del libro “Soffia forte il vento nel cuore di mio figlio”.

Per cercare di condividere l'idea che non solo si possa sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita ci possano rendere migliori. Perché quello che oggi sembra farci cadere, mandare al tappeto, domani può essere quello che ci aiuterà a restare in piedi. (niba)















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