Vendita Castel Madruzzo si apre una nuova trattativa 

Valle dei Laghi. Una famiglia tedesca è interessata all’acquisto del maniero per realizzarvi una fattoria didattica. Provincia e Comune avrebbero diritto di prelazione ma il costo è troppo alto


Mariano Bosetti


Madruzzo. Circola in queste settimane con una certa insistenza, fra gli abitanti di Castel Madruzzo, la voce di concrete trattative in corso per la vendita del famoso castello, sede storica della potente omonima famiglia cinque-seicentesca, fra le attuali proprietarie (eredi Montagna) e una famiglia tedesca: si tratterebbe di un’operazione simile a quella della recente alienazione del castello di Tenno. Rispetto alla notizia di diversi anni fa su una presunta vendita del castello, fra cui quella apparsa niente meno che sul Sole 24 Ore in cui si faceva figurare come acquirente un non ben individuato magnate russo, pare che quella di questi giorni si regga su basi più solide, dettate soprattutto da un animato via vai sulla stradina che conduce al maniero di persone tedesche in compagnia di qualche rappresentante della parte proprietaria, oltre a qualche sommessa conferma da parte di persone vicine agli attuali castellani di avviate trattative, che potrebbero portare a breve ad un accordo.

Massimo riserbo

Da parte dei diretti interessati, come per il costo dell’operazione, si oppone ovviamente il massimo riserbo, probabilmente per non compromettere l’operazione e soprattutto in attesa di superare lo scoglio del diritto di prelazione da parte dell’ente pubblico: in prima battuta della Provincia (Sovrintendenza ai Beni culturali) e successivamente da parte dell’amministrazione comunale di Madruzzo. Preso atto dei tempi che corrono, e soprattutto del tentativo nel 2008 da parte della Provincia in intesa con gli ex Comuni di Lasino e Calavino di arrivare all’acquisizione del maniero madruzziano (operazione che non si poté concretizzare per il mancato accordo con la proprietà sulla valutazione del bene), pare che sia piuttosto remota la possibilità della Provincia (e tanto meno da parte del Comune) d’imbarcarsi in una costosa operazione immobiliare: oltre all’acquisto bisognerebbe infatti intervenire con urgenza con un’opera di restauro conservativo per la costruzione medioevale più datata (il “castello vecchio”). Non va poi dimenticato, infine, che al di là dell’interessante studio dell’architetto Alberto Chistè (tesi di laurea “Ipotesi per un centro culturale polivalente”), riguardante però una parte limitata del notevole volume edilizio (le due torri e alcuni corpi circostanti), non sono emerse altre idee per supportare dal punto di vista economico un simile investimento.

Il possibile progetto

Sempre secondo le voci circolanti in paese, l’acquisto da parte della famiglia tedesca sarebbe finalizzato alla realizzazione di una fattoria didattica, che potrebbe trovare posto nel vasto parco del castello (12 ettari), circondato da un muro di cinta lungo il suo perimetro. Resta poi da capire quale uso si potrebbe fare della struttura edilizia (accordo pubblico-privato?), che abbisogna di interventi urgenti di consolidamento statico e conservativo. Nei prossimi mesi si capiranno meglio i termini di un’operazione che sembra però avere imboccato la strada giusta.

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