zeni sulla casa alla rupe 

«Profughi, Mezzolombardo deve fare la sua parte»

MEZZOLOMBARDO. La Provincia di Trento assume in locazione e ristrutturerà lo stabile in località Rupe per ospitare i profughi, come previsto. Questa la risposta dell’assessore Luca Zeni all’interrogaz...



MEZZOLOMBARDO. La Provincia di Trento assume in locazione e ristrutturerà lo stabile in località Rupe per ospitare i profughi, come previsto. Questa la risposta dell’assessore Luca Zeni all’interrogazione del consigliere della Lega Nord Maurizio Fugatti sull’arrivo di 9 profughi a Mezzolombardo, nonostante l’opposizione del sindaco Christian Girardi, che dava voce, dichiarava, al disappunto di numerosi cittadini. Le motivazioni alla base di questa presa di posizione negativa sono svariate, – scriveva Fugatti – dalla giovane età dei ragazzi alle condizioni della struttura, un immobile in disuso in località Rupe, di proprietà di Patrimonio del Trentino spa. La locazione della casa non permetterebbe un controllo adeguato dei profughi, inoltre il consiglio comunale del paese poneva come prioritarie le necessità dei residenti, visto che diverse famiglie sono attualmente in attesa di un alloggio. Il consigliere Fugatti nel testo si rammarica perché “le disposizioni in vigore tolgono ai sindaci il potere di gestire il territorio e, nonostante la dichiarazione di non conformità dell’edificio, la Provincia prosegue il suo iter per accasare questi soggetti”. Il consigliere chiedeva chiarimenti riguardo alla contrarietà del sindaco, l’arrivo degli ospiti, le caratteristiche urbanistiche e strutturali del caseggiato di vicolo della Sat 14 e, se vi fosse bisogno di lavori di riqualificazione dello stabile, quale sarebbe la spesa prevista. Poneva inoltre domande sulle caratteristiche dei profughi: età, sesso e nazionalità.

L’assessore Zeni è telegrafico ma risponde a tutti i punti, a partire dalla conoscenza della posizione contraria del sindaco Girardi, che non ha fermato la volontà della Provincia di assumere l’edificio in locazione per destinarlo ai richiedenti protezione internazionale; quali saranno queste persone non è stato ancora deciso. I lavori di adeguamento costeranno 30.000 euro. La risposta di Zeni all’interrogazione conclude citando l'esperienza di accoglienza attiva in 65 Comuni trentini e ribadisce che non vi sono ragioni perché Mezzolombardo non debba fare la sua parte. (a.t.)













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