Mezzolombardo, in arrivo decine di videocamere 

Individuati 61 punti: spetterà ora alla giunta comunale definirne la dislocazione Il consiglio adotta il nuovo regolamento sulla videosorveglianza. Vedovelli critico


di Daniele Erler


MEZZOLOMBARDO. A Mezzolombardo potranno essere installate nuove videocamere sul territorio comunale. Un “Grande fratello” che potrebbe in futuro presidiare fino a 61 punti, già individuati: in alcuni casi con la registrazione del solo video, in altri invece con la cattura e la registrazione delle targhe delle automobili.

Per ora la novità non sono le nuove videocamere, ma la modifica del regolamento sulla videosorveglianza, adottata nell’ultima seduta del consiglio comunale. Si tratta di un aggiornamento importante per quanto riguarda il rispetto dei dati personali, secondo la norma più recente e le norme europee entrate in vigore lo scorso maggio. È stato approvato con il voto a favore di quasi tutto il consiglio comunale. Unico voto d’astensione da Konrad Vedovelli di Mezzolombardo Partecipa: «Ben vengano le videocamere se servono a prevenire atti delinquenziali e se vengono utilizzate per controllare le isole ecologiche, ma senza trasformare Mezzolombardo in uno stato di polizia – spiega Vedovelli –. E poi le sanzioni dovrebbero essere date a chi lascia il divano vicino al cassonetto, non all’anziano che per errore getta la bottiglietta di plastica nella carta».

Secondo il regolamento, spetterà comunque alla giunta definire i dettagli tecnici per l’utilizzo delle videocamere, compresa la loro dislocazione sul territorio e l’eventuale acquisto di nuovi impianti. I punti già individuati – indicati in allegato al nuovo regolamento – sono una sessantina, ma non tutti sono già dotati di videocamera. Intanto però è stata aggiornata la base giuridica, con il nuovo regolamento che sostituisce quello approvato nel 2012 e aggiornato nel 2016. La videosorveglianza servirà per garantire «la tutela del patrimonio dell’amministrazione comunale» e per «aumentare il livello di sicurezza urbana». Sarà inoltre uno strumento utile per la protezione civile e servirà per «vigilare sull’integrità, conversazione e tutela del patrimonio pubblico, sul decoro e sulla pubblica quiete». Permetterà di «rilevare situazioni di pericolo per la sicurezza urbana, consentendo il tempestivo intervento degli operatori» e di «monitorare e controllare il traffico in aree strategiche», anche effettuando «il conteggio e la classificazione dei veicoli, laddove ritenuto necessario».

Non è passata invece la mozione sul rischio frane, presentata sempre da Vedovelli. Nonostante il voto a favore delle minoranze, è stata decisiva l’astensione della maggioranza. Facendo riferimento al rapporto Ispra, il consigliere sottolineava il numero di edifici a rischio sul territorio del paese, chiedendo alla giunta di intervenire. Il sindaco Christian Girardi ha detto che il Comune ha già messo in campo un’attività d’informazione rivolta ai cittadini, contestando i dati e dicendo che non sono aggiornati. Presa di posizione che non è piaciuta a Konrad Vedovelli: «Siamo delusi, perché secondo noi il problema è stato preso sotto gamba».

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