Lavis punta sui Ciucioi per rilanciare l’economia 

L’obiettivo. In vista della riapertura di domani la giunta comunale e l’Ecomuseo Argentario annunciano di voler mettere il giardino storico in rete con altri siti trentini di interesse turistico  


Rosario Fichera


Lavis. Domani, a Lavis, riapre al pubblico il Giardino Bortolotti detto dei Ciucioi, con diverse novità, a cominciare dagli obiettivi che si sono posti l’Ecomuseo Argentario (a cui è stata affidata la gestione) e l’amministrazione comunale: fare diventare questo bene storico culturale, grazie alla sua unicità riconosciuta anche a livello internazionale e mettendolo in rete con altri siti, un volano per l’economia di Lavis e più in generale per il Trentino Alto Adige. Ma soprattutto creare in chi lo visita l’effetto “wow”, l’effetto meraviglia.

D’altra parte i numeri per un rilancio in grande stile ci sono tutti: a spiegarlo, in una conferenza stampa che si è svolta in una delle serre del Giardino tra profumate piante di limoni, sono stati il sindaco Andrea Brugnara, accompagnato dal vice, Luca Paolazzi e dall’assessora alla cultura, Caterina Pasolli; il presidente e la direttrice dell’Ecomuseo Argentario, rispettivamente Giuseppe Gorfer e Lara Casagrande. Presenti all’incontro anche il presidente dell’Associazione florovivaisti del Trentino, Mario Cagliari, il vicepresidente dell’Ecomuseo Argentario, Franco Micheli e il consigliere comunale di Lavis Enzo Marcon.

«Il rapporto instaurato con l’Ecomuseo Argentario, di cui come amministrazione comunale siamo molto felici – ha detto il sindaco Brugnara – permetterà di sviluppare importanti sinergie con Trento e anche fuori provincia, collegando dal punto di vista turistico il Giardino dei Ciucioi ad altri siti di grande attrattività, come l’Orrido di Ponte Alto, gestito in modo eccellente dall’Ecomuseo. Riteniamo che la peculiarità di questo sito, riconosciuta da tutti, possa costituire un volano per Lavis incentivando il rilancio economico per le attività commerciali che stanno soffrendo, con chiusura di negozi. Non a caso all’interno del Giardino non abbiamo previsto bar o altre strutture, proprio per lasciare all’imprenditoria locale la possibilità di potere sviluppare delle iniziative a servizio del sito, come botteghe, bar, ristorazione e anche B&B che potrebbero insediarsi in centro cittadino. Nell’Ecomuseo abbiamo trovato ciò che cercavamo: un elemento di propulsione dell’economia locale».

Dello stesso avviso anche il presidente dell’Ecomuseo.

«Abbiamo previsto il via alla grande del Giardino per il mese di settembre, ma abbiamo ritenuto opportuno aprire prima in modo da testare le procedure legate alle normative sulla sicurezza anti Covid-19, i tempi delle visite, in generale i punti di forza e debolezza di questo sito originale, unico e dalle grandissime potenzialità».

Le visite, per evitare assembramenti, potranno essere solo su prenotazione (collegandosi al sito www.giardinociucioi.it). Della durata di circa 75 minuti saranno condotte da guide esperte negli orari 9.30-11, 12.30-14, 15.30-17. Per il periodo estivo è previsto un prezzo promozionale di 5 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni. La visita è gratuita per i bambini sotto i 6 anni e per i possessori di Trentino Guest Card.

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