La Rsa Valle dei Laghi è sempre tra le migliori 

L’Apsp di Cavedine ha ottenuto per la terza volta l’accreditamento della Joint  Commission International. In Europa le strutture analoghe sono una ventina 


di Mariano Bosetti


CAVEDINE. L’Azienda pubblica per i servizi alla persona “Residenza Valle dei Laghi” è stata nuovamente riaccreditata dalla Joint Commission International, la più prestigiosa organizzazione al mondo, che si occupa della qualità delle strutture socio-sanitarie e assistenziali e che opera al fine di elevare a livelli di eccellenza internazionale la qualità e la sicurezza delle cure offerte alla persona assistita e alla sua famiglia.

Dopo il secondo accreditamento, ottenuto nel 2014, la Residenza di Cavedine ha dunque centrato l’obiettivo del terzo, che è avvenuto impiegando metodologie di verifica complesse, come il metodo “Tracer”, e attraverso numerosi controlli svolti direttamente sul campo. Le verifiche, infatti, sono state condotte anche attraverso interviste al personale, agli ospiti e loro famigliari e hanno riguardato la totalità dell’esperienza vissuta all’interno della struttura di Cavedine, in termini di effetti positivi di benessere e qualità di vita per l’anziano e di performance professionale per gli operatori.

«La struttura di Cavedine – precisa il direttore generale dell’Apsp Livio Dal Bosco - è l’unica struttura pubblica italiana che, ad oggi, sia riuscita ad ottenere l’accreditamento della Joint Commission International. Si consideri, inoltre, che le strutture accreditate per le cure di lungo termine (Long Term Care) sono solo una ventina in tutta Europa. Questo può dare un’idea dell’importanza dell’obiettivo raggiunto».

«Il riaccreditamento della Residenza – spiega il responsabile della qualità, Giovanni Leoni – è avvenuto sulla base degli standard previsti da Joint Commission, inclusi nel nuovo manuale di accreditamento, che comprendono sei obiettivi internazionali di sicurezza della persona (analoghi alle raccomandazioni del Ministero della Salute) oltre a numerosi standard riguardanti i diritti della persona, della sua famiglia e la sicurezza complessiva dei servizi offerti».

«Sicuramente – spiega la coordinatrice del personale, Luciana Dallapé – si tratta di un percorso che ha richiesto un rilevante cambiamento di mentalità e modalità di lavoro, con una ricaduta eccezionale in termini di professionalità, di appropriatezza delle cure e di risultati in termini di salute delle persone».

«Sul piano della salute dei nostri ospiti – chiarisce il dottor Davide Barra, direttore sanitario dell’Azienda - l’adozione di specifici Clinical Pathways, così come richiesto da Joint Commission International, ha permesso di ottenere rilevanti risultati in relazione alla gestione di specifiche patologie dell’anziano come ad esempio il diabete o l’ipertensione arteriosa».

Un risultato importante, quello ottenuto dalla Residenza Valle dei Laghi, che è anche il risultato di un’intera comunità, che punta a conseguire risultati concreti di miglioramento della salute e della qualità di vita degli anziani: una categoria di persone, questa, che va tutelata e protetta soprattutto in una fase nella quale si assiste ad una contrazione significativa delle risorse che potrebbe concretizzarsi in un progressivo e inaccettabile scadimento della qualità dei servizi offerti.

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