albiano 

La Guerra Bianca dallo Stelvio alla Pusteria 

Marco Gramola e Diego Leoni protagonisti di una avvincente serata al teatro comunale



ALBIANO. In occasione del centenario della fine della Grande Guerra, l’Associazione combattenti e reduci di Albiano, in collaborazione con il Comune e la Sat, ha proposto in teatro, ad un pubblico attento e interessato, le fotografie e il video “La Guerra Bianca”, che illustrano le grandi cime dell’arco alpino in versione invernale, teatro della prima guerra mondiale, dallo Stelvio alla Val Pusteria.

La serata è stata introdotta da Christian Sevegnani, presidente dell’Associazione combattenti e reduci, che ha presentato il programma ed i relatori: Marco Gramola e Diego Leoni, autori anche del libro “Grande Guerra Bianca”. Il filmato ripercorreva i luoghi e la storia del fronte d'alta quota, ed ha fatto in un certo senso anche da prologo alla presentazione del libro, che assieme ai testi e annotazioni storiche, è sostanzialmente una straordinaria galleria fotografica del fotoreporter Stefano Torrione.

Marco Gramola, alpinista, presidente della commissione storica della Sat, ha partecipato del sopralluogo al Corno di Cavento per verificare gli interventi necessari al recupero dei reperti di guerra. Stefano Torrione ha dedicato tre anni a ripercorrere la linea del fronte, dallo Stelvio alla Marmolada all’Adamello. Con la guida di Gramola ha raggiunto i luoghi delle cronache della guerra, Scorluzzo, Cavento, Presanella, Lagoscuro, Albiolo, alla ricerca delle tracce lasciate dalle migliaia di uomini obbligati a vivere, combattere e morire in condizioni proibitive, estate e inverno, a temperature di oltre 30 gradi sotto zero. Ha trovato resti di baracche, trincee, gallerie scavate nella roccia, passerelle, reticolati, scale di pietra e di legno, cannoni, fucili, e tanti altri materiali che con il ritiro dei ghiacciai affiorano ancora alla luce, con molti oggetti dei combattenti, custoditi per oltre cento anni dal ghiaccio.

Dopo Gramola ha parlato Diego Leoni, insegnante e storico del periodo Novecento, coordinatore delle attività di ricerca ed editoriali del laboratorio di storia a Rovereto. Tra le sue pubblicazioni il libro “Guerra Verticale” che ha ricevuto il 1° premio Itas del libro di montagna. Nel suo intervento ha parlato delle grandi difficoltà dei soldati lungo la linea del fronte in quota, dell’evolversi della guerra nelle zone di confine, delle enormi difficoltà di sopravvivenza incontrate, ma anche della situazione delle popolazioni civili nei paesi a stretto contatto con quelle montagne. (f.v.)















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