valle dei laghi  

L’acqua e gli opifici che muoveva 

Per la Giornata mondiale presentato il “Percorso etnografico”



VALLE DEI LAGHI. Grande successo, giovedì scorso, della “Giornata mondiale dell’acqua”, proposta dall’Ecomuseo Valle dei Laghi, in collaborazione con la Gestione associata della cultura della Comunità della Valle dei Laghi, le biblioteche Valle di Cavedine e Vallelaghi, con l’associazione Biodistretto della Valle dei Laghi e il contributo economico di Fondazione Caritro. Nelle biblioteche di Vezzano, Terlago, Padergnone, Cavedine, Sarche, Calavino, Lasino, Vigo Cavedine è allestita una mostra bibliografica sul tema dell’acqua, visitabile nell’orario di apertura delle biblioteche fino al 19 maggio.

Nella mattinata di giovedì, riservata alle scuole, è stata organizzata, guidata da un esperto naturalista, un’escursione per conoscere ed “interpretare” l’ambiente lacustre dei laghi di Terlago e di Toblino, con la raccolta sul campo di macroinvertebrati bioindicatori, utilizzando retini, lenti, vaschette. Nel pomeriggio, nelle biblioteche di Vezzano e di Cavedine, riservato agli scolari delle primarie, curato dall’Ecomuseo, il laboratorio ludico-didattico ha “studiato” le varie sfumature dell’acqua e dei suoi abitanti. Di notevole interesse è stato, nella sala del Circolo pensionati anziani di Vezzano, l’incontro sulla creazione delle macchine ad acqua di Michela Zucca che, in primo luogo, ha presentato la creatività popolare nell’arte dell’abitare dalla preistoria fino al Medioevo. Ha inoltre evidenziato “la capacità dell’uomo di vivere in simbiosi con il territorio, utilizzando al meglio ciò che lo stesso anche in situazioni estreme era in grado di offrire”. Per quanto riguarda le macchine ad acqua Zucca ha ricordato che i primi mulini risalgono al sesto secolo e che la captazione dell’acqua ed il loro funzionamento erano peculiari di ogni realtà territoriale.

Paola Aldrighetti, presidente dell’Ecomuseo, Rosetta Margoni e Chiara Dallapè hanno illustrato la realizzazione della prima parte del progetto “Percorso etnografico: opifici storici della Valle dei Laghi - del borgo di Vezzano e di Calavino”. Uno studio approfondito, arricchito di foto antiche, memorie storiche, ricerche documentarie, ha “riscoperto” gli antichi mulini, le segherie, le falegnamerie, i laboratori del rame, del ferro, della ceramica. Davanti agli edifici che un tempo ospitavano le attività derivanti dallo sfruttamento dell’acqua, sia a Vezzano che a Calavino, verranno installati dei pannelli che faranno conoscere gli antichi opifici di queste due comunità. Nei prossimi mesi la ricerca etnografica interesserà gli altri paesi del Comune di Vallelaghi. (e.z.)













Scuola & Ricerca

In primo piano