Il cinema archeologico approda a Lavis

LAVIS. Martedì debutterà a Lavis il cinema archeologico, in una rassegna – una completa novità in paese – a ingresso gratuito che poi si ripeterà ogni settimana per tutto marzo. Con tre film che sono...


DANIELE ERLER


LAVIS. Martedì debutterà a Lavis il cinema archeologico, in una rassegna – una completa novità in paese – a ingresso gratuito che poi si ripeterà ogni settimana per tutto marzo. Con tre film che sono stati selezionati dal patrimonio del Festival internazionale di cinema archeologico. Alle spalle c’è un accordo fra la Fondazione museo civico di Rovereto e l’Associazione culturale lavisana: «Il nostro intento – spiega Daniele Donati, presidente della Culturale – è di dar vita a un festival dell’archeologia che possa portare a Lavis ogni anno i film più interessanti della rassegna di Rovereto».

Un esperimento

Nata in memoria dell’archeologo roveretano Paolo Orsi, la rassegna ha permesso di raccogliere, nel corso degli anni, un ricco patrimonio di documentari storici che la Fondazione Museo Civico mette poi a disposizione di enti, associazioni, musei o altre istituzioni interessate a realizzare manifestazioni o piccoli festival. «Per noi è un’occasione importante per approfondire queste tematiche storiche in modo piacevole e attraverso alcune fra le migliori produzioni documentaristiche nazionali ed internazionali», aggiunge Donati. Questa rassegna è per Lavis una novità assoluta. Se l’esperimento avrà un buon successo, l’intenzione è poi di ripeterlo anche nei prossimi anni.

Il programma

Intanto la manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio del Comune, inizia martedì alle 20.30 con “L’enigma della tomba celtica”. Alla fine del 2014, a Lavau in Francia, nella regione della Champagne, un’équipe di archeologi individua un’antica necropoli che cela una scoperta straordinaria: sotto un enorme tumulo, in una camera di sepoltura di 14 metri quadri, c’è uno scheletro, adornato con ricchi gioielli e circondato da oggetti di lusso, tra cui delle magnifiche stoviglie greche ed etrusche. Il documentario, che all’ultimo Festival ha ricevuto il premio di gradimento del pubblico, sarà introdotto da un archeologo.

La rassegna continuerà l’11 marzo con “Isola di Pasqua, l’ora della verità”: la storia di quest’isola sperduta nel mezzo dell’Oceano Pacifico, conosciuta in tutto il mondo per le sue maestose statue di pietra, i “Moai”. Chi era il popolo Rapa Nui, in grado di erigere quei monumenti, e perché la loro civiltà è scomparsa?

Ultimo appuntamento il 26 marzo con “Gutenberg, l’avventura della stampa”. L’invenzione della stampa a caratteri mobili fu, a metà del Quattrocento, una vera e propria rivoluzione nella comunicazione umana. Il film ne mostra la nascita e lo sviluppo seguendo la vita e l’opera di Gutemberg. Per gettare poi una nuova luce anche sulla odierna rivoluzione rappresentata da internet.















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