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I nidi per sette anni alla “Città futura”

LAVIS. Salvo imprevisti, la cooperativa “Città Futura” continuerà a gestire gli asili nido di Lavis per i prossimi sette anni. La gara si è tenuta lunedì a Trento, ma servirà ancora un po’ di tempo...



LAVIS. Salvo imprevisti, la cooperativa “Città Futura” continuerà a gestire gli asili nido di Lavis per i prossimi sette anni. La gara si è tenuta lunedì a Trento, ma servirà ancora un po’ di tempo perché siano svolte tutte le verifiche necessarie secondo la normativa. Infatti al secondo posto si è classificata la “Pro.ges Trento” che è distanziata di appena 12 punti: visto anche il minimo distacco, bisognerà verificare che tutta la documentazione presentata dai vincitori sia regolare. È un passaggio probabilmente solo formale, ma è comunque obbligatorio e fa dilatare ulteriormente i tempi, dopo gli altri ritardi delle scorse settimane. Così ieri la giunta comunale – come ci spiega l’assessore ai servizi sociali, Isabella Caracristi – ha approvato una delibera per prolungare al massimo fino a dicembre la gestione del nido in capo proprio alla “Città Futura”, in attesa dell’esito definitivo della gara, con tutte le verifiche burocratiche necessarie.

Cosa cambia per i genitori? «Assolutamente nulla – rassicura Caracristi – gli asili nido di Lavis e Pressano apriranno regolarmente al primo di settembre. Già nel bando di gara avevamo specificato che le lavoratrici dovevano essere assorbite dalla cooperativa vincitrice. Se, come sembra, la “Città Futura” sarà confermata alla gestione, avrà a disposizione altri sette anni per programmare la sua attività».

Il servizio dell’asilo nido è presente a Lavis dal 1994: il paese è stato pioniere rispetto ad altre zone del Trentino, dove solo negli ultimi anni si stanno attivando convenzioni e strutture per rispondere a questa esigenza. Eppure ancora non basta: a Pressano ci sono 16 posti, altri 66 sono a Lavis nel nuovo asilo dell’area Felti (nella foto sopra). Ma una quarantina di bambini sono ancora nelle liste d’attesa, nella speranza che qualche genitore rinunci e si liberi un posto. E così l’assessore Caracristi conferma che si stanno cercando altre soluzioni, per ampliare gli spazi, magari in un altro edificio proprio in area Felti. (d.e.)













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