Con il turismo invernale ko si lavora alla stagione calda 

Piani futuri. Ieri in video conferenza incontro tra l’Apt Dolomiti Paganella e il Consorzio Piana Rotaliana-Königsberg. Il nuovo ambito esprime un’offerta unica nel panorama alpino


Rosario Fichera


Paganella. Allontanatasi l’ipotesi dell’apertura degli impianti di sci anche per il prossimo 18 gennaio, sull’altopiano della Paganella tra gli operatori del turismo comincia a farsi strada un sentimento sempre più forte di scoramento.

«La situazione è grave – ha commentato il direttore dell’Apt Dolomiti Paganella, Luca D’Angelo – l’apertura della stagione sciistica risulta centrale per l’economia invernale del nostro comprensorio ed è quindi più che comprensibile lo stato d’animo di preoccupazione dei nostri operatori economici, pur nella consapevolezza che non si può partire se non esistono le condizioni generali per farlo. Nell’attesa dell’evoluzione della situazione e sperando nell’apertura degli impianti, stiamo anche lavorando alacremente per preparare le stagioni primaverile ed estiva, puntando con fiducia sui grandi punti di forza del nostro ambito territoriale che, da quest’anno, potrà contare anche sull’importante patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico dei territori della Piana Rotaliana e di San Lorenzo Dorsino». Dal primo gennaio, infatti, il Consorzio Turistico Piana Rotaliana-Königsberg (che cura la promozione turistica dei territori della Val d’Adige dei comuni di Roverè della Luna, Mezzocorona, Mezzolombardo, San Michele all’Adige, Terre d’Adige e Lavis) è entrato a fare parte dell’Apt Dolomiti Paganella. Compagine a cui aderirà si stima da maggio (la data però non è ancora certa) anche il territorio di San Lorenzo Dorsino, fino ad oggi rientrante nell’ambito territoriale dell’Apt Terme di Comano-Dolomiti di Brenta.

«Come ha più volte spiegato il nostro presidente, Michele Viola – ha proseguito il direttore dell’Apt Dolomiti Paganella – con l’ingresso della Piana Rotaliana e di San Lorenzo Dorsino, il nostro ambito territoriale riuscirà ad esprimere un’offerta sotto molto aspetti unica nel panorama alpino, potendo puntare su tutto ciò che può proporre la montagna, dal lago alle cime dolomitiche, dallo sci in inverno, al bike in estate, dai castelli, ai prodotti enogastronomici, a cominciare dal vino, a quelli dell’agricoltura biologica a km zero. Stiamo lavorando, insieme a tutti i soci e gli operatori economici, proprio per valorizzare questo patrimonio che, per la sua composizione, potrà essere promosso praticamente durante tutto l’arco dell’anno».

In questo senso, proprio ieri pomeriggio, si è svolta in video conferenza una riunione dei vertici dell’Apt Dolomiti Paganella e del Consorzio Turistico Piana Rotaliana-Königsberg con gli operatori economici della stessa Piana Rotaliana, per illustrare le attività in programma e il nuovo ambito turistico nato a seguito della riforma del settore del turismo, introdotta dalla cosiddetta “Riforma Failoni”.

«Oltre ad occuparci di come fare fronte a questo grave momento d’incertezza per la partenza della stagione invernale, tra le altre attività che stiamo portando avanti in questi giorni – ha aggiunto Luca D’Angelo – c’è anche quella relativa al “Dolomiti Paganella Future Lab”, che rappresenta una delle nostre priorità, essendo un progetto che sta coinvolgendo tutta la comunità impegnata a definire il futuro del turismo sull’altopiano della Paganella da qui ai prossimi trent’anni. Un progetto dal quale sono già emersi alcuni punti cardine su cui programmare il nostro futuro: l’ambiente naturale e la qualità della vita, degli ospiti e dei residenti».















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