Bike economy in Paganella un affare da oltre 4 milioni 

Del positivo impatto nel 2018 delle iniziative legate alle due ruote si è occupata  perfino la stampa nazionale. D’Angelo (Apt): «Siamo una delle destinazioni top»


di Rosario Fichera ; w


PAGANELLA. Più di 4 milioni di euro (per l‘esattezza 4.207.556). A tanto ammonta l’impatto economico totale generato, nel 2018, sull’altopiano della Paganella, dalle iniziative legate al mondo della bici, realizzate nell’ambito della “Dolomiti Paganella Bike Area”. Un successo senza precedenti, di cui si è occupato anche la stampa economica nazionale. A calcolare il ritorno della cosiddetta “bike economy” sull’altopiano è stata l’Apt Dolomiti Paganella, commissionando un’apposita ricerca di mercato. Le aspettative erano già alte, ma i risultati alla fine le hanno ampiamente superati.

«Lo sviluppo del prodotto “Dolomiti Paganella Bike” – ha commentato Luca D’Angelo, direttore dell’Apt Dolomiti Paganella - ha portato la nostra destinazione in pochi anni ad essere una “top mountain bike destination” in Italia e sull'intero arco alpino. I risultati ottenuti, in termini di flussi turistici e d’impatto economico sulla località, sono stati raggiunti grazie a un lavoro di sistema tra i diversi attori e soprattutto grazie alla condivisione di un master-plan strategico capace, da un lato, di aggregare competenze specifiche del settore e, dall'altro, di guardare al medio-lungo periodo in termini di risultati».

Quali sono stati, più in dettaglio, i risultati raggiunti?

I dati relativi alla stagione 2018 hanno registrato un aumento del numero dei passaggi bike totale del 146% rispetto al 2016 (pari a un totale di 191.789 passaggi); una crescita del numero dei biker totali del 75% (pari a 21.176); il raddoppio degli incassi maturati dagli impianti di risalita, pari a +103%. Dalla ricerca è, inoltre, emerso che, mediamente, ogni biker (escluso il costo per gli impianti) ha speso tra ristoranti, pernottamenti, noleggi e altri servizi 196 euro. Sulla base di questi risultati è stato calcolato un impatto economico totale della bike economy superiore a 4,2 milioni di euro.

Il bike ha determinato un’ulteriore apertura sui mercati esteri?

Sì, l'apertura al segmento dei bikers ha portato ad un'elevata internazionalizzazione dei mercati, con un focus forte su Germania, Austria e Polonia, un abbassamento dell'età media ed un allungamento della stagione estiva al di là dei canonici mesi estivi centrali. Adesso possiamo contare su di una "macro" stagione estiva che va dal 20 di aprile al 2 novembre, rispettivamente date di apertura e chiusura di alcuni dei trail della “Dolomiti Paganella Bike Area” per la prossima stagione 2019.

Quali sono i punti di forza del bike in Paganella emersi dalla ricerca?

La motivazione principale nella scelta della località è data per il 54% dalla rete dei sentieri dedicata, per il 14% dalla reputazione del luogo, come “destinazione mtb e per il 10% dai servizi adatti alla mtb (guide, noleggi). L’indagine ha utilizzato anche alcune metriche per misurare, nel dettaglio, la capacità della destinazione nel generare esperienze “shareable” (condivise) e quindi d’innescare un passaparola positivo, vera arma a disposizione di chi si occupa di marketing. Sulla base di questi indicatori i bikers che effettivamente agiranno come “promotori” dell’esperienza bike sul territorio della Paganella sono pari al 75%».













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