Altro che libri, in biblioteca ora si “sfogliano” persone 

L’iniziativa a Mezzocorona. Sabato, dalle 14 alle 18, una ventina di soggetti racconterà la propria storia. Ampia scelta di argomenti. La direttrice Faes: ««Una sperimentazione»



Mezzocorona. La proposta di “biblioteca vivente”, che si svolgerà sabato 31, dalle 14 alle 18, nella biblioteca di Mezzocorona, ha raccolto un buon numero di “persone da sfogliare”. Sono infatti 17 i soggetti che hanno dato la disponibilità a raccontare una propria esperienza a chi sceglierà di ascoltarli, prenotandoli così come si fa con un volume e parlandoci poi liberamente per circa un quarto d’ora.

I titoli

I temi fra cui scegliere sono vari e interessanti: si va dalle due facce dell’amore per la montagna, raccontate da Marilena Luchin e Alessandro Rossi, alle emozioni di Nicoletta Dallapé che ha un figlio che gioca nella Nazionale di volley; da Leone Melchiori e la sua passione per la storia locale ad Anna Tava che dialoga sulle età delle donne. Daniele Bebber è il “libro” sul Servizio civile, Luca Bazzanella è un volume di fotografia, Quinto Leonardi di sport, Giorgio Degasperi di teatro e chi avesse domande sulle donne in divisa può prenotare Elena Zoccante.

Per il “Mondo viaggi” c’è Carla Martinelli e il suo Cammino di Santiago, sul viaggiare da soli parla Arianna Devigili e Camilla Marcon sul fare la ragazza alla pari a Londra mentre Andrea Melchiori Pedron è un testo sul sentirsi europei. Sullo “scaffale salute” ci sono Bruna Zeni e la leucemia, e Riccardo Tarter con la dislessia. Margherita Faes è un manuale che propone la fantasia come risorsa.

La prenotazione

Dunque la scelta è ampia e la modalità di “fruizione” è semplice: sabato pomeriggio basta prenotare il libro-persona e poi andare alla sua postazione, in biblioteca, accomodarsi e parlare con lui/lei per circa un quarto d’ora. Si tratta di un’occasione diversa e veritiera per conoscere o approfondire argomenti, per togliersi dubbi o qaulche pregiudizio, ma soprattutto permette di avvicinare persone della comunità entrando nelle loro storie, scoprendo talenti e forse affinità.

L’assessore Monica Bacca e i referenti della biblioteca credono fortemente nella proposta e sperano in una buona risposta del pubblico.

«È una sperimentazione innovativa che per la rima volta in Trentino viene gestita direttamente da una biblioteca - spiega Margherita Faes - La “Human Library” è nata a Copenhagen nel 1993 come risposta di un gruppo di ragazzi ad un’aggressione razzista: la convinzione era che per arrivare alla tolleranza servisse conoscersi da vicino. È stato un successo e la formula è stata esportata in tutto il mondo, tanto che il Consiglio d’Europa l’ha riconosciuta come buona prassi per il dialogo interculturale e la promozione dei diritti umani. Anche noi ci crediamo molto».















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