«È il tempo della rinascita per Zambana vecchia» 

I primi 120 giorni di Terre d’Adige. Il sindaco Renato Tasin fa il punto su quanto fatto dalla nuova amministrazione comunale. Cercando di fare le scelte migliori per entrambe le frazioni


DANIELE ERLER


Terre d’adige. Sono passati ormai più di 120 giorni dalle elezioni. A Terre d’Adige, per Renato Tasin è tempo di fare il primo bilancio da sindaco del nuovo Comune, nato dalla fusione fra Zambana e Nave San Rocco: fra progetti già avviati e altri ancora chiusi nel cassetto, in attesa del momento giusto per recuperarli.

Gli occhi di tutti sono puntati ancora sul sogno della funivia, da Zambana vecchia fino alla Paganella: «È una cosa attesa da tutti e noi ci crediamo», ripete spesso Tasin. «Fra un paio di settimane avremo un incontro con tutti gli attori che potrebbero essere coinvolti. Ci sono due progettisti al lavoro: saranno loro a dirci se il nostro sogno si può reggere su basi solide di sostenibilità. Poi, da lì, bisognerà eventualmente andare in cerca del finanziamento e non sarà semplice. Ma noi ci crediamo».

I piani

Anche perché, nell’ottica del sindaco Tasin, la funivia sarebbe il completamento di un disegno più ampio che riguarda Zambana vecchia. La giunta provinciale ha da poco approvato la variante al piano regolatore, dando di fatto il via a un nuovo sviluppo dell’antico borgo, abbandonato dopo la frana del 1955. «Non ci sono più i vincoli che avevamo prima, ora il paese potrà rinascere, grazie all’iniziativa dei privati: sono stati approvati sia il piano di recupero sia il piano guida. Ovviamente abbiamo mantenuto alcune clausole, perché non vogliamo certo una colata di cemento su Zambana vecchia. Nella pianificazione abbiamo tenuto conto delle aree verdi e degli spazi per le relazioni. Il prossimo passaggio sarà capire come puntare sulla vivibilità migliorando i trasporti».

Entro la primavera del 2020, sarà intanto concluso il collegamento ciclopedonale fra Zambana e Zambana vecchia. In questi giorni stanno finendo i lavori per il primo lotto. In contemporanea, è stato firmato l’appalto per il secondo lotto che prevede la passerella a sbalzo sul ponte dell’Adige. Ed è stata finanziata, con 36 mila euro, la sistemazione della rotatoria sulla provinciale 235, tra Zambana e Zambana vecchia: punta a diventare il nuovo biglietto da visita per chi arriva a Terre d’Adige.

“Una giunta coesa”

Ma in questi mesi sono molti altri i progetti avviati, secondo Tasin. Fra le altre cose: la sistemazione della piazza a Zambana, la messa in sicurezza del marciapiede in località Maset, la sistemazione del collettore dell’acquedotto a Nave San Rocco, la pavimentazione in sintetico del campetto vicino al parco di Nave.

«In questi mesi abbiamo lavorato tanto, cercando di mantenere un profilo basso – conclude Renato Tasin –. La giunta è coesa e ognuno porta le sue qualifiche professionali. Abbiamo cercato di mantenere l’omogeneità fra le due frazioni, ma lo abbiamo fatto in modo naturale, scegliendo le priorità. Anche perché la prima cosa che stiamo facendo è restare a contatto con la gente, per fare le scelte migliori».















Scuola & Ricerca

In primo piano