La scuola sforna liceali le imprese vogliono tecnici
Oggi il ritorno sui banchi. Il 44% degli iscritti alle superiori è al liceo, il 30% a un istituto tecnico e il 26% alle professionali. Si riparte con 70.351 alunni fra elementari, medie e superiori
TRENTO. La scuola trentina sforna soprattutto liceali, ma il mondo del lavoro richiede tecnici. Così la disoccupazione giovanile resta elevata, il 25% contro l’11% dell’Alto Adige. Questa mattina la campanella è suonata per 70.351 studenti trentini delle scuole elementari, medie e superiori.
Un vero e proprio esercito, ma non tutti arriveranno in fondo e, soprattutto, non lo faranno nei tempi dovuti. Secondo i dati della stessa Provincia e del rapporto Fbk-Irvapp il 30% degli studenti che si iscrivono agli istituti tecnici e ai licei non raggiungono il titolo di studio nei 5 anni previsto. Il tasso di abbandono scolastico è del 7,8%. E, come se non bastasse, i giovani trentini quando escono dalla scuola non trovano lavoro. Il rapporto della banca d’Italia sulle economie regionali stima una disoccupazione giovanile (nella fascia di età 15-24 anni) che sfiora il 25%, mentre in Alto Adige è meno della metà, ovvero l’11%. Il lavoro per i giovani c’è, ma soprattutto nelle qualifiche medio basse, come spiega anche il rapporto delle Banca d’Italia. Eppure i giovani trentini continuano a scegliere soprattutto i licei.
Il 44% dei ragazzi delle superiori, che in totale sono 27.045, è iscritto a un liceo, ossia classico, scientifico, linguistico o delle scienze umane, che in termini assoluti vantano 12.112 iscritti. Mentre il 30%, ovvero 8.199 ragazzi, sceglie gli istituti tecnici e il 26 per cento la formazione professionale, che ha 6.106 iscritti, mentre gli istituti professionali statali hanno solo 628 iscritti.