La ciclopedonale di Fiemme e Fassa si completa: ecco il nuovo tratto a Moena
Inaugurato oggi il segmento da 1,2 chilometri che attraversa l'abitato del paese: investimento da 1,7 milioni di euro che rende possibile pedalare da Molina fino a Penìa. Costruita anche una galleria che avrà anche funzioni di sicurezza idraulica in caso di piena eccezionale del torrente Avisio
Oggi a Moena è stato inaugurato un nuovo tratto della pista ciclopedonale delle valli di Fiemme e Fassa
L’opera, informa un comunicato della Provincia, si sviluppa tra le due estremità dell’abitato, interamente in sede propria per una lunghezza di 1.254 metri con due corsie a doppio senso di marcia, collegando la parte sud e la parte nord dell’abitato e innestandosi sul tracciato esistente fino alla zona sportiva.
"La carreggiata - si legge nel comunicato - è pavimentata con conglomerato bituminoso (asfalto) tipo E per una larghezza di 3,00 metri, e corre lungo la sponda inizialmente destra e poi sinistra del torrente Avisio. Si tratta di un intervento atteso da tempo, che risolve criticità storiche legate al vecchio percorso promiscuo con la viabilità ordinaria, caratterizzato da pendenze e dislivelli eccessivi e da condizioni di sicurezza non ottimali, in particolare nei periodi di alta stagione turistica.
Il nuovo tracciato consente ora di attraversare Moena in sicurezza, integra l’esperienza cicloturistica nel cuore del paese e contribuisce alla promozione di un turismo lento e sostenibile".
Moena, inaugurata la pista ciclopedonale che attraversa il paese
Due corsie, una lunghezza di 1.254 metri e un investimento provinciale di 1,7 milioni di euro per completare il collegamento ciclabile in val di Fassa: il nuovo tratto, inaugurato oggi, collega la parte sud e la parte nord di Moena innestandosi sul tracciato esistente fino alla zona sportiva. Unisce anche la val di Fiemme alla val di Fassa, permettendo di pedalare da Molina di Fiemme fino a Penìa. E così La rete cicloviaria del Trentino si arricchisce di un nuovo tassello, portando il totale a oltre 490 chilometri di percorsi [foto: Provincia]
In prossimità del “Pont de Mur” è stata realizzata una nuova galleria in roccia lunga circa 21 metri, che, oltre a fungere da percorso ciclopedonale, svolge un’importante funzione di sfogo in caso di piena eccezionale del torrente Avisio.
“La nuova galleria è unica al mondo, perché racchiude quattro funzioni in un’opera – ha spiegato Sergio Deromedis, dirigente di servizio Servizio gestione strade - è pedonale, ciclabile, in inverno sarà parte del tracciato della Marcialonga per lo sci di fondo e, in caso di piena, fungerà da sfogo idraulico.
Quando le acque, come purtroppo accaduto in passato a Moena, rischiano di diventare devastanti, la struttura aiuterà a smaltirle più velocemente: l’acqua entrerà a monte e uscirà a valle. In queste circostanze, con il giusto preavviso, il passaggio sarà temporaneamente chiuso a pedoni e ciclisti".
Tra le principali opere realizzate spicca anche la sostituzione del vecchio ponte in legno lamellare sul torrente Avisio, ormai deteriorato, con una nuova struttura mista in acciaio e calcestruzzo di 24,50 metri di lunghezza e 4 metri di larghezza, capace di garantire solidità e durata nel tempo.
L’intervento è stato completato con opere di difesa spondale, come muri di sostegno e scogliere in massi ciclopici, che proteggono il piano ciclabile, il pendio e gli edifici dall’erosione e dalle esondazioni, mitigando l’azione del torrente sul territorio circostante.
Particolare attenzione è stata riservata al contenimento del consumo di nuovo suolo: gran parte del tracciato sfrutta percorsi già esistenti o spazi di bordo sponda che non avrebbero potuto avere altre destinazioni, riducendo così al minimo l’impatto ambientale e garantendo un inserimento armonioso nel paesaggio dolomitico.
All'inaugurazione, oggi, c'erano il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, il sindaco di Moena Alberto Kostner, il procurador del Comun General de Fascia Edoardo Felicetti, la senatrice Elena Testor, l’assessore regionale alle minoranze linguistiche Luca Guglielmi, la consigliera provinciale Maria Bosin, Fausto Lorenz presidente dell’Azienda per il turismo della Val di Fassa e Renato Beber presidente della Federciclismo Trentino.
"Con un investimento di 1,7 milioni di euro completiamo il collegamento ciclabile della val di Fassa – ha spiegato Fugatti - oggi si può partire da Moena e arrivare fino a Penìa, lungo un percorso di straordinaria bellezza immerso nello spettacolo delle nostre montagne. Il nuovo tratto unisce anche la val di Fiemme alla val di Fassa, permettendo di pedalare da Molina di Fiemme fino a Penìa.
Parallelamente proseguono i lavori nella bassa Valsugana per collegare Pergine a Baselga di Pinè, con l’obiettivo di estendere in futuro il tracciato fino alla val di Fiemme. Una volta completato, sarà possibile partire da Trento e raggiungere la val di Fassa in bicicletta: un progetto ambizioso che, passo dopo passo, costruiremo nel tempo".