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In Trentino al via i corsi di formazione per lavorare nelle pompe funebri

La Provincia rimborsa le spese di aggiornamento professionale ai disoccupati che optano per il mestiere di necroforo. Daniele Bruschetti: «Con i riti laici è iniziata una scenografia con musica, racconti e molto cambierà quando il tempio crematorio di Trento sarà operativo»


Daniele Peretti


TRENTO. La potremmo definire una professione figlia dei tempi anche se da quando mondo è mondo le pompe funebri non hanno mai conosciuto crisi. Ma da qui a pensare che possa diventare un lavoro con tanto di corso di formazione con costi rimborsati dalla Provincia tramite l'Agenzia del Lavoro ce ne passa, ma quella del necroforo non è una professione del passato, quanto piuttosto del futuro.

Daniele Bruschetti titolare della D.B formazione di Rovereto e Trento ha le idee chiare: «Fino ad oggi i nostri funerali sono stati unicamente una cerimonia religiosa. Qualcosa è cambiato con i riti laici con i quali è iniziata una scenografia con musica, racconti e molto cambierà quando il tempio crematorio di Trento sarà operativo. Non dico che arriveremo subito alle scenografie americane, quanto piuttosto alle feste tipo quelle polacche che accompagnano i funerali». Viene da chiedersi come sia nata l’idea di un corso di formazione. «Ce l’hanno chiesto sia gli operatori del settore che alcuni disoccupati che cercavano un lavoro abbastanza sicuro e ben retribuito – spiega –. Abbiamo aperto le iscrizioni già con buoni risultati e direi che almeno per questo primo turno, al termine della frequentazione ci potrà essere anche il lavoro». In più il costo del corso è rimborsato dall'Agenzia del Lavoro. «Lo è per i disoccupati e perché la mia azienda è accreditata sia con l'Agenzia che con il fondo sociale. Si tratta di 490 euro».

Il corso per necroforo inizierà il 26 maggio per concludersi l’8 giugno e comprende 48 ore di formazione sia in aula che sul campo ed un tirocinio facoltativo di due mesi. L'attestato di frequenza permetterà di partecipare ai concorsi comunali per il settore cimiteriale oppure arricchirà il curriculum di chi andrà a rivolgersi alle imprese private. Le materie che verranno trattate vanno dalla preparazione delle bare alla vestizione delle salme e tecnica di base di tanatoestetica (in vista della celebrazione del rito funebre la salma deve essere sottoposta a una serie di operazioni che ne rendano l’aspetto più sereno, in modo che amici e familiari possano trovare un po’ di conforto nel rendergli l'ultimo saluto. Per riuscirci sono necessarie varie pratiche che vanno dalla pulizia e toelettatura della salma, oltre che alla sua vestizione secondo i desideri dei familiari, con particolare attenzione per viso e mani che sono le parti che restano scoperte). Ma anche sicurezza sul Lavoro, legislazione funeraria per lavorare nel settore funebre in Trentino; trasporto salme , sepoltura e cremazione (in vista dell'apertura del nuovo tempio crematorio a Trento) e editing di manifesti.

«Sono sorpreso dall'attenzione che ho trovato. Noi abbiamo sempre organizzato accanto a quelli tradizionali, corsi di formazione alternativi, ma questo lo è in senso assoluto. Mi incuriosisce il domani cioè se sarà unico o se riscontreremo un successo da ripeterlo», conclude Bruschetti.













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