La kermesse

Il Festival dell’Economia verso Torino. Dal sindaco Appendino al governatore Cirio, tutti d’accordo (anche il candidato di centrodestra)

Mentre Trento sceglie di cambiare e “sposa” la proposta organizzativa del Sole 24 Ore, il capoluogo piemontese fa partire la raccolta di firme per portare a Torino la prossima edizione



TORINO. Torino si candida per il Festival dell'Economia targato Laterza dopo il divorzio con Trento, con tanto di raccolta firme per sostenere la candidatura a cui hanno già aderito i vertici delle istituzioni locali e i candidati sindaco di tutti gli schieramenti.

Nell'autunno cruciale per la ripartenza del Paese, per Torino è il momento delle scelte.

«A quella del prossimo sindaco, a quelle in campo produttivo, ora se ne aggiunge un'altra: il Festival dell'Economia, appuntamento annuale di riflessione, incontro e dibattito, non si svolgerà più a Trento», si legge sulla petizione de La Stampa dopo lo strappo tra la Provincia di Trento e l'editore Laterza, che lo ha curato per sedici anni.

«Questa occasione è preziosa per discutere dei profondi cambiamenti innescati dalla globalizzazione, delle nuove “policies” imposte ai governi dall'innovazione tecnologica, delle nuove sfide alle famiglie e all'imprese derivanti dalla transizione ambientale e digitale. Ed è ora alla ricerca di una nuova casa - prosegue l'appello - Noi proponiamo che questa casa sia Torino». 

L'appello è firmato dalla sindaca Chiara Appendino e dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, da tutti i candidati sindaco (anche quello del centrodestra), dai presidenti delle fondazioni bancarie, dell'Unione Industriale e della Camera di Commercio. In elenco anche numerosi docenti universitari, tra cui Mario Deaglio, Elsa Fornero e Gian Enrico Rusconi. E c'è anche il direttore del giornale, Massimo Giannini.













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