il caso

I sindacati della sanità trentini scendono in piazza

Chieste risorse, tavolo contrattuale e blocco delle esternalizzazioni (foto Ansa)



TRENTO. I sindacati Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing Up del Trentino e Fenalt sono scesi in piazza con i lavoratori per chiedere il rispetto del protocollo sul personale del settore sanitario firmato lo scorso 5 dicembre con l'assessore alla salute, Stefania Segnana. In un presidio organizzato fuori dalla sede dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, i sindacati hanno chiesto la convocazione di un tavolo per il contratto 2019/21 e per il blocco immediato delle esternalizzazioni e il reintegro immediato dei servizi attualmente gestiti da società esterne.

Inoltre, le organizzazioni presenti hanno reclamato l'erogazione nelle buste paga delle risorse previste dall'accordo di dicembre e il recupero di nuove risorse a favore dei lavoratori. Secondo il segretario della Uil Fpl, Giuseppe Varagona, la Provincia non rispetterebbe i patti, con effetti "sia di carattere economico che giuridico: economico perchè abbiamo firmato un protocollo d'intesa che dava ai lavoratori 5 milioni di euro, giuridici perchè manca ancora il contratto 2019/21". Tra le richieste avanzate dai sindacati vi sono anche la revisione dell'istituto del part-time.

Interviengono anche Luigi Diaspro e Marco Cont, segretario generale e funzionario del Settore Sanità della Fp CGIL del Trentino: “La Fp Cgil non firmò l’accordo politico del 5 dicembre 2022 sulla Sanità perché debole e poco significativo in termini di risposte alla cittadinanza e alle lavoratrici e ai lavoratori. Lo dimostrano i fatti. Da allora nessuna inversione di rotta. A maggior ragione, difficile assistere a scelte in controtendenza in finale di una legislatura nel corso della quale abbiamo continuato a chiedere risorse e, soprattutto, personale, a partire dalla definizione dei fabbisogni in base ai quali assicurare cura e assistenza sul territorio”.













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