IN MANETTE

Guardia di Finanza, due arresti per favoreggiamento dell'immigrazione

In manette un cittadino italiano di 57 anni ed un pakistano di 44 anni



BRESSANONE. Le “Fiamme Gialle” della Compagnia della Guardia di Finanza di Bressanone, nel corso di un servizio finalizzato al controllo economico del territorio, svolto presso la barriera autostradale dell’A22 all’altezza di Vipiteno, nei giorni scorsi, hanno proceduto al fermo di un’autovettura tipo Ford Fiesta, condotta e di proprietà di un cittadino italiano (57enne), a bordo della quale viaggiavano, in qualità di passeggeri, due cittadini (entrambi 44enni) di nazionalità pakistana.

Il soggetto pakistano seduto sul sedile posteriore, alla richiesta dei Finanzieri, dichiarava, in un primo momento, di essere privo di qualsivoglia documento di riconoscimento. Solo a seguito di altre, ripetute richieste formulate da parte dei militari, la persona esibiva un passaporto pakistano, riposto all’interno della tasca posteriore dei pantaloni custoditi nel proprio bagaglio personale, valido ma privo dei visti che consentono di far ingresso in Italia. 

A seguito degli approfondimenti eseguiti nell’immediatezza, si appurava che il soggetto sottoposto a controllo, con quelle generalità, era sconosciuto ai sistemi informatici nazionali. Lo stesso veniva, pertanto, accompagnato presso il Commissariato della Polizia di Stato del Brennero, dove, grazie alla collaborazione dell’Ufficio Immigrazione, veniva constatata la condizione di clandestinità dell’uomo fermato.

I Finanzieri, nel contempo, approfondivano anche l’ispezione e il controllo dell’autoveicolo e degli effetti personali di tutti i soggetti occupanti. All’esito di tale attività, sotto il sedile anteriore lato passeggero, veniva rinvenuto un permesso di soggiorno, poi risultato “falso”, riconducibile al medesimo cittadino pakistano titolare del citato passaporto, ma falsificato dal suo connazionale accompagnatore per favorirne l’entrata nel nostro Paese.

I militari procedevano, quindi, all’arresto del cittadino italiano e dell’altro soggetto pakistano (quest’ultimo regolarmente soggiornante in Italia) per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e alla denuncia del primo cittadino pakistano per il suo ingresso illegale nel territorio dello Stato.













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