il caso

Gli animalisti accusano la Provincia: “M57 deportato, resta prigioniero”

L’associazione Gaia Animali&Ambiente dopo il trasferimento dell’orso in Ungheria: “I giudici avevano detto che andava rimesso nel suo habitat naturale”. Dura anche l'Oipa



TRENTO. “Il Consiglio di Stato aveva chiesto la liberazione di M57 nel suo habitat trentino con utilizzo di radiocollare, perché M57 è nato lì, quello è il suo territorio. Invece è stato trasferito in una sorta di zoo in Ungheria di pochi ettari, dove sopravvivono prigionieri altri orsi, lupi, linci e, come ogni orrendo zoo, anche leoni…”. Così Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente.

“Si tratta di una totale sconfitta del genere umano”, conclude Meyer, “e di molta comunità scientifica. Ha vinto la politica, quella più bassa. Poveri e miseri certi “uomini” che non sanno convivere con niente e nessuno”.

Anche l'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) si è detta, attraverso un comunicato, contraria al trasferimento dell'esemplare in Ungheria. "Rimaniamo convinti che questa gestione della Pat sia priva di sostenibilità, e di certo non ispirata al rispetto dei plantigradi che vivono nel suo territorio". 













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