Veglia di preghiera a Condino per far crescere le vocazioni

BORGO CHIESE. In valle del Chiese, ormai da anni, le vocazioni stanno arretrando. L'ultima consacrazione risale a cinque anni fa quando a diventare prete era stato don Daniele Armani di Agrone....


Aldo Pasquazzo


BORGO CHIESE. In valle del Chiese, ormai da anni, le vocazioni stanno arretrando. L'ultima consacrazione risale a cinque anni fa quando a diventare prete era stato don Daniele Armani di Agrone. Ebbene, giovedì scorso sotto le arcate della Pieve di Santa Maria di Condino alla sera c’è stata una veglia di preghiera serale affinché il buon Dio favorisca altri giovani a farsi prete. In concomitanza dell'avvenimento le due Unità pastorali (Madonna delle Grazie di Pieve e Sacra Famiglia di Condino) si sono strette, dopo la preghiera, a don Beppino Caldera e don Vincenzo Lupoli che festeggiavano, rispettivamente, 50 e 10 anni di sacerdozio.

Romina Tarolli è castellana e sulla serata in chiesa e polivalente racconta che «è stato un incontro molto partecipato dove non solo si è pregato, ascoltato le letture e cantato ma anche festeggiato». Gli fa eco Luciana Bagattini di Condino che sulle vocazioni è meno rassegnata di altri. «So che in zona c'è un giovane che promette bene e che da alcuni anni è in seminario. Una scelta condivisa da mamma e dai nonni che gli sono particolarmente vicini. Speriamo che altri giovani intraprendano quella strada». Molto soddisfatto anche Rino Bagozzi, pure lui castellano, aggiunge: «Momenti come questi non si dimenticano».

Sono lontani gli anni ’50 e ’60 quando Storo era considerata una autentica “fucina” di vocazioni. A gestire il Seminario c’era allora il compaesano monsignor Salvatore Scalvini mentre la parrocchia di San Floriano faceva riferimento prima a don Vigilio Flabbi e poi a don Simone Facchini mentre il Decanato (ora soppresso) era rappresentato da monsignor Modesto Lunelli. Scartabellando gli annuari diocesani allora i preti di Storo erano in numero molto superiore rispetto ad altri paesi trentini mentre a Condino la presenza del convento dei Cappuccini favoriva la scelta di farsi frate.













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