«Per Magasa e Valvestino ora c’è più speranza» 

Il sindaco Venturini plaude al passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli  «Per noi il problema è il collegamento viario. Speriamo nel tunnel con Bondone»


di Stefano Marini


MAGASA. La notizia del voto favorevole col quale la Camera dei Deputati ha ratificato il passaggio del Comune di Sappada dal Veneto alla regione Friuli Venezia e Giulia ha riflessi anche per il Trentino e per le Giudicarie in particolare. Da anni si parla del ritorno di Magasa e Valvestino alla Regione Autonoma, e questo precedente in effetti pare promettere bene in questo senso. Logico allora che Federico Venturini, albergatore rivano e Sindaco di Magasa esprima tutta la propria soddisfazione per le decisioni prese a Roma: «Siamo molto soddisfatti per il via libera della Camera al passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia e Giulia - dice Venturini - ci congratuliamo con loro per l'obiettivo raggiunto e speriamo che possa presto arrivare anche il momento del ricongiungimento dei Comuni di Magasa e Valvestino al Trentino Alto Adige, come del resto auspicato non solo dalla nostra popolazione ma anche dalla stessa Assemblea Regionale Lombarda e dalla Provincia di Trento».

In effetti per quanto riguarda i due Comuni della Val Vestino tutti i passaggi richiesti dalla Legge sono stati espletati, mancherebbe "solo" il via libera del Parlamento, ma a differenza di quella riguardante Sappada, la pratica per Magasa e Valvestino resta sepolta in una commissione del Senato e giunti a questo punto se ne riparlerà con la prossima Legislatura: «In effetti loro sono riusciti ad arrivare all'obiettivo prima di noi - ammette Venturini - sono stati bravi e hanno trovato uno sponsor d'eccezione come il ministro Alfano a dargli una mano. Per quanto ci riguarda è chiaro che per noi il problema del collegamento al Trentino è e resta decisivo affinché anche la nostra pratica possa trovare soddisfazione. Speriamo che il tunnel di collegamento al Comune di Bondone possa venir realizzato quanto prima, da quel momento in poi anche l'iter che ci riguarda dovrebbe sbloccarsi».

Il tunnel a senso unico alternato che si pensa di realizzare fra la frazione di Turano e il Comune di Bondone permetterebbe di ridurre il percorso fra la Val Vestino e Trentino da 50 chilometri circa a meno di 20. Il progetto è già finanziato per 32 milioni e 400 mila euro, in gran parte sostenuti dalla Provincia di Trento. A che sono le pratiche? «Per il momento - risponde Venturini - i lavori non sono ancora cominciati. È stata incaricata una ditta di effettuare i carotaggi per verificare che tutto sia in ordine. Speriamo che a primavera si possa finalmente partire, anche perché la nostra situazione è particolarissima. Per quanto riguarda il tribunale, il tavolare e il catasto noi siamo da sempre sotto Trento. Tanto per fare un esempio recente, le schede del recente referendum lombardo noi abbiamo dovuto consegnarle a Rovereto e per questa nostra peculiarità non possiamo nemmeno fonderci con i nostri vicini come Capovalle anche se la Legge lo prescriverebbe».

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