Parco Adamello: lunedì la decisione sull’ampliamento 

L’area interessata è in Val di Breguzzo dove la Provincia ha già autorizzato la realizzazione di una centralina elettrica


di Stefano Marini ; w


GIUDICARIE. Alle 17 di lunedì prossimo il Comitato di gestione del Parco Naturale Adamello Brenta deciderà se approvare o meno la variante che implica l’estensione della superficie protetta a 534 ettari di territorio in Val di Breguzzo. Pur trattandosi di una approvazione in via preliminare, essa rappresenta un capitolo importante nell’ambito dello scontro fra gruppi ecologisti, Comune di Sella Giudicarie e un’impresa privata, la Measure Srl, che vorrebbe realizzare una centralina idroelettrica privata proprio nell’area che si vorrebbe valorizzare in senso naturalistico.

Il Comitato di gestione arriva a decidere dopo numerosi passaggi iniziati il 12 febbraio del 2018, quando la giunta del Parco deliberò il documento “Elementi tecnici a sostegno della Variante tecnica 2018 al Piano di Parco”, seguita il 23 aprile successivo dall’approvazione del “Documento preliminare: Elementi tecnici a sostegno della Variante 2018 al Piano di Parco”. Questo documento veniva approvato il 4 maggio successivo anche dal Comitato di gestione. I voti a favore erano 43 a fronte di 1 contrario, 3 astenuti e un componente uscito dall’aula al momento del voto. Seguivano numerosi altri passaggi, compresa una riunione pubblica nella sede della Comunità di valle a Tione il 14 giugno 2018. A seguito di modifiche normative al regolamento aree protette, il 30 ottobre è stato chiesto un parere al comitato scientifico delle aree protette rispetto alla variante proposta. Questo è stato fornito al Parco il 3 dicembre, con richiesta di alcune integrazioni rispetto all'inquadramento normativo. Il 4 febbraio 2019, infine, la giunta del Parco ha preso atto della documentazione redatta dall’Ufficio Tecnico Ambientale del Parco con le integrazioni richieste dal Comitato scientifico e ha deliberato di sottoporla al Comitato di gestione per l’adozione preliminare, su cui il Comitato deciderà lunedì 25.

Qualora, come pare probabile, la variante ricevesse parere positivo, l’iter sarebbe comunque ancora lungo. ll Piano adottato in via preliminare verrebbe pubblicato per 60 giorni sul sito internet del Parco, nella sua sede e all’albo del Parco, delle comunità e dei comuni del Parco. In questo periodo chiunque potrebbe prenderne visione e presentare osservazioni scritte nel pubblico interesse. A quel punto la notizia dell'avvenuta adozione verrebbe comunicata ai proprietari pubblici che potrebbero rendere il loro parere relativamente alle misure di conservazione delle zone speciali di conservazione (ZSC) e delle zone di protezione speciale (ZPS) entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione. Il Piano verrebbe poi trasmesso al Servizio aree protette che dovrebbe acquisire i pareri delle altre strutture provinciali competenti (Conferenza dei Servizi), in base ai quali il Parco dovrebbe acquisire anche il parere del Comitato scientifico. Fatto ciò, entro 120 giorni dal verbale della Conferenza dei Servizi si dovrebbe procedere all’adozione definitiva da parte del Comitato di gestione. Solo a quel punto l’ampliamento dell'area del Parco potrebbe dirsi acquisito e ciò con ogni probabilità farebbe saltare la realizzazione della tanto contestata centralina. Dati gli interessi economici in gioco, non sono però da escludere sorprese e colpi di scena.

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