Panda in prestito, assolti sindaco e vicesegretario 

Sella Giudicarie, Bazzoli era accusato di abuso d’ufficio e Del Dot di peculato per l’uso da parte del secondo del mezzo comunale per andare al lavoro



SELLA GIUDICARIE. Assolti perché il fatto non sussiste. Così ha deciso ieri mattina il gup Claudia Miori chiamata a sentenziare sulla vicenda giudiziaria che vedeva accusati il sindaco di Sella Giudicarie Franco Bazzoli e il vicesegretario comunale Francesco Del Dot. Il primo - difeso dall’avvocato Flavio Maria Bonazza - doveva rispondere di abuso d’ufficio, il secondo - che si è affidato ad Andrea de Bertolini - di peculato. Al centro del caso la Panda di proprietà dell’amministrazione comunale che è stata utilizzata da Del Dot per quasi un mese per coprire la distanza fra Trento - luogo di residenza di Del Dot - e Sella Giudicarie, il luogo di lavoro. I fatti risalgono all’aprile dello scorso anno quando la macchina privata del vicesegretario si guasta e lui si trova a doverne acquistare una nuova. L’arrivo della vettura richiede alcune settimane e il dipendente comunale si rende conto di aver problemi a raggiungere la sua sede di lavoro da Trento. Impossibile pensare di utilizzare i mezzi pubblici perché incompatibile con gli orari d’ufficio. Da qui la richiesta di poter usare la Panda (datata 2001) del Comune per agevolare lo spostamento casa-lavoro. Il sindaco aveva valutato positivamente la possibilità anche considerando che in orario d’ufficio la vettura sarebbe stata comunque a disposizione dei dipendenti che avevano la necessità di utilizzarla e che Dal Dot avrebbe pagato la benzina consumata e si sarebbe occupato anche di saldare il conto per eventuali guasti.

La Panda però era stata intercettata dai carabinieri nei pressi di un cimitero della Rotaliana e da lì erano partiti degli accertamenti che hanno portato il fatto in procura. Procura che aveva chiesto alla fine l’archiviazione del caso, ma aveva trovato l’opposizione del giudice che aveva ritenuto che fosse necessario predisporre un capo d’imputazione. Ieri quindi la vicenda è finita davanti al gup e si è conclusa con l’assoluzione. Si dovranno aspettare le motivazioni, ma pare che l’uso della macchina dell’amministrazione comunale al di fuori dell’orario di lavoro sia lecita se avviene in determinate condizioni. Il vicesegretario in quel periodo avrebbe anche potuto prendere delle ferie perché ne aveva di arretrate, ma se fosse stato assente ci sarebbero stati dei problemi organizzati in diverse questioni che si stavano definendo in quel periodo.













Scuola & Ricerca

In primo piano