storo - approvato in conferenza dei servizi 

Nuovo ponte di Caffaro, via libera al progetto definitivo

STORO. Il nuovo ponte sul Caffaro sarà anche, come sostengono i consiglieri provinciali Marini e Degasperi nella loro recente interrogazione al presidente Fugatti, "oggetto dello scherno della...



STORO. Il nuovo ponte sul Caffaro sarà anche, come sostengono i consiglieri provinciali Marini e Degasperi nella loro recente interrogazione al presidente Fugatti, "oggetto dello scherno della popolazione locale" ma forse la speranza di sbloccare l'opera non è ancora del tutto defunta. Pur senza grande clamore, il 28 dicembre scorso c'è stata infatti la conferenza dei servizi che ha licenziato il progetto dell'ingegner Salvatore Moneghini per allargare il vecchio ponte e, si spera, risolvere il problema degli angoli di curvatura.

Lo spiega il sindaco di Storo Luca Turinelli che specifica: «La conferenza dei servizi si è svolta in modalità "asincrona" il 28 dicembre scorso. Significa che ci si è limitati alla semplice trasmissione per via telematica dei documenti relativi al ponte tra le amministrazioni partecipanti. Nessuno, nemmeno la sopraintendenza di Brescia, ha sollevato rilievi sul progetto definitivo di sistemazione e allargamento del vecchio ponte presentato dall'ingegner Moneghini, che è quindi stato approvato. Ora restiamo in attesa della progettazione esecutiva, con i lavori che se tutto andrà bene partiranno a primavera. In ogni caso ho chiesto ed ottenuto dal sindaco di Bagolino Dagani un incontro per discutere della questione e delle problematicità connesse all'apertura a senso unico alternato del nuovo ponte sul Caffaro, qualora si procedesse con la chiusura di quello vecchio per allargarlo e ristrutturarlo. Dato che il nuovo ponte dovrà sopportare tutto il traffico tra Trentino e Lombardia, mezzi pesanti inclusi, riteniamo necessario mettere in campo la massima collaborazione possibile con i nostri vicini lombardi in modo da ridurre entro i limiti del possibile gli inevitabili disagi che andranno a generarsi a causa dell'apertura a senso unico alternato del manufatto». (s.m.)















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