borgo chiese 

La dislessia nel racconto faticoso e gioioso di una mamma

BORGO CHIESE. Pubblico d’eccezione nei giorni scorsi in sala consiliare per uno speciale “fiocco azzurro” in casa Tagliaferri e Dapreda. Mamma Silvia (Dapreda, della ben nota famiglia dei musicisti...


di Aldo Pasquazzo


BORGO CHIESE. Pubblico d’eccezione nei giorni scorsi in sala consiliare per uno speciale “fiocco azzurro” in casa Tagliaferri e Dapreda. Mamma Silvia (Dapreda, della ben nota famiglia dei musicisti di nonno Guido e bisnononno Simone) ha infatti dato alla luce un “quinto figlio”, che è un figlio speciale; non un figlio biologico, un libro. Ed è davvero un libro speciale, nel quale l’autrice, pur aiutata da Maria Chiara Rizzonelli Pucci, vera “madrina” dell'iniziativa, sostenuta e confortata dall’Associazione Quadrifoglio con il suo presidente Danilo Pilati e dalla grafologa e psicologa Rita Pellegrini (tutti intervenuti con grande competenza e salutati da entusiastici applausi alla presentaziobne), narra e puntualizza le difficoltà e il superamento di queste per far sì che il proprio figlio Mattia potesse affrontare serenamente e convivere con la propria dislessia e disgrafia. Due caratteristiche queste ultime spesso frequenti nei nostri ragazzi di oggi, che non vanno viste e vissute come malattie, bensì come condizioni di una normalità speciale, una normalità diremmo peculiare.

Ne è nato un libro ovviamente autobiografico, ma un libro che vuol essere stimolo, sprone e autentico sostegno a tutte le mamme (e papà) che devono misurarsi con queste problematiche. Il titolo del volume ''Non ho più smesso di viaggiare'' sintetizza in maniera emblematica il percorso, la sofferenza e la “vittoria” per ora conseguita da mamma Silvia, papà Gianni (Tagliaferri) e dallo stesso giovanissimo Mattia. «Un racconto - dice lo studioso e storico condinese Giacomo Radoani - faticoso di una mamma, una mamma che con parole toccanti e la forza della speranza parla delle difficoltà incontrate, dei problemi del figlio a scuola, nello studio, nelle relazioni della famiglia che soffre con lui ma che gli sta accanto, lo sostiene e che crede in lui con tanto amore».













Scuola & Ricerca

In primo piano