L’ex informatico che lavora la lana e diventa una “star” 

La storia. L’azienda agricola “La Filiera” di Malesardi sarà protagonista del servizio su Canale 5 a Striscia la Notizia. Le sue pecore sono autoctone, di razza Tingola. Seguendo le orme del nonno 


Graziano Riccadonna


COMANO TERME. Una storia fortunata, quella del giovane laureato di Comano, il cui hobby per la lana autoctona, alla stregua del nonno, diventa un lavoro vero e proprio. E oggi rimbalza agli onori della cronaca. Su Striscia.

La storia della “Filiera della Lana” nasce qualche anno fa dalla passione di Sandro Malesardi, ex informatico, che ha deciso di mollare il posto sicuro per dedicarsi alle sue amate pecore, precisamente da due Malesardi dopo essersi confrontato con esperti del settore della lana si è convinto di comprarsi l’attrezzatura per la cardatura, questo gli ha permesso di valorizzarla anche con la produzione di indumenti. La sua attività è stata molto apprezzata anche da parte di altri allevatori di pecore che non sapevano come smaltire la lana e che ora si rivolgono a lui per la cardatura. Le sue pecore sono tutte autoctone, di razza “Tingola”, più piccole della media ma più resistenti al freddo. L'obiettivo principale è diventare un punto di riferimento per la raccolta della lana dei piccoli pastori e poter così valorizzare i prodotti delle pecore della zona.

Il sogno

Singolare la scelta di Sandro, classe 1976. Programmatore elettronico con solido posto in un'azienda a Trento, a un certo punto compie la scelta radicale: abbandonare il lavoro in città per trasferirsi nella casa del nonno Giuseppe a Comano. Qui sono venuti a vivere Sandro e Lorenza Orlandi, marito e moglie uniti anche dalla passione di far rinascere vecchi mestieri nel piccolo paese ai piedi del monte Casale, nella casa dei nonni, allevatori di pecore, capre, mucche, galline e maiali. «La mia scelta deriva dal forte desiderio di conoscere meglio le mie tradizioni. Per questo abbiamo deciso con Lorenza di tornare a fare i vecchi lavori abbandonati negli anni sessanta dai nostri genitori!» annuncia Lorenzo.

Tali lavori ineriscono la gregge di pecore, che Sandro ha acquisito lo scorso anno, in vista del distacco definitivo dal lavoro di informatico, il 31 dicembre di quest'anno. «Poi cercherò di incrementare il mio gregge, finora attestato sulla ventina di pecore: l'ideale è averne una cinquantina, per avere la lana necessaria...».

Quanta lana

Già, la lana necessaria. Ma a che? «Per utilizzare la lana che periodicamente le pecore producono al fine di cardarla e iniziare una regolare produzione artigianale» è la risposta di Sandro, mentre ci mostra nella casa dei nonni restaurata gli attrezzi del mestiere: tosatrice, cardatrice, pettinatrice. Alla fine abbiamo il prodotto, a volte dipinto con erbe naturali, a volte no, che serve come base per fare il filato di lana. E che lana! «Si tratta di una lana tutta locale, come produzione e come lavorazione», spiega la giovane moglie Lorenza, di professione insegnante di musica a Trento. Che continuerà a insegnare anche dopo il lieto evento futuro. Oggi l'Azienda Agricola La Filiera della Lana di Comano Paese sarà protagonista del servizio "Paese e paesaggi" di Davide Rampello in onda su Striscia la Notizia, a partire dalle 20.30, su Canale 5.













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